"Esperimento sulla pelle dei bimbi". Raccolte 35mila firme contro il laboratorio trans a Roma Tre

Una petizione con 35mila firme è stata consegnata oggi mediante posta certificata all'Università Roma Tre per dire no al laboratorio per bambini trans oganizzato dall'ateneo

"Esperimento sulla pelle dei bimbi". Raccolte 35mila firme contro il laboratorio trans a Roma Tre
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Ha destato molte proteste l'iniziativa dell'università Roma Tre della Capitale, che ha istituito il "laboratorio per bambin* trans e gender creative" allo scopo di ascoltare e raccogliere le storie di giovanissimi tra i 5 e i 14 anni. Un laboratorio condotto da ricercatori e da una insegnante montessoriana in programma proprio oggi negli spazi dell'università romana. In concomitanza con l'apertura del laboratorio, il comitato ProVita & Famiglia ha depositato, mediante posta certificata, la petizione firmata da 35mila persone per dire no al progetto.

"Chiediamo al Rettore Massimiliano Fiorucci di pubblicare i documenti e i verbali prodotti dal Comitato Etico che ha dato il suo ok all’iniziativa", si legge nella nota del portavoce Jacopo Coghe, che questa mattina si è presentato nella sede dell'ateneo in via Portuense a Roma. Con lui anche un gruppo di attivisti che si oppongono al laboratorio. "Cittadini e famiglie hanno il diritto di sapere su quali basi, argomenti e presunte evidenze scientifiche il Comitato ha detto sì a questo laboratorio, che tra l’altro per stessa ammissione del Rettore vuole essere una “ricerca esplorare territori di confine, lungo i quali non sono consolidate conoscenze adeguate”, dunque un esperimento sulla pelle di bambini". I promotori di questa iniziativa, come spiegano da Pro Vita, sono "Michela Mariotto e Maric Martin Lorusso, direttamente collegati all’associazione 'GenderLens', un gruppo di attivisti politici impegnati per il riconoscimento dell’identità di genere fluida, 'creativa' e 'trans' dei bambini fin da piccolissimi".

È gravissimo, prosegue Coghe, che "il Rettore e il Comitato Etico si siano rifiutati di annullare l’evento e anzi l’abbiano difeso a spada tratta, nonostante i numerosi appelli e l’interessamento anche del Ministro dell’Università Anna Maria Bernini, che ha chiesto approfondimenti e verifiche".

Il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia, in una nota di venerdì 27 settembre, si è reso disponibile a rinunciare all'immunità parlamentare per rispondere all'eventuale iniziativa legale che l'università Roma Tre intende intraprendere per tutelare la presunta disinformazione, "pur di difendere il diritto di famiglie e bambini". L'assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni ha espresso "sconcerto rispetto all'iniziativa".

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