Pensano a una soluzione all'italiana. E a metterci la pezza si spende in prima persona la presidente della Camera Laura Boldrini che è pronta a far di tutto pur di portare la lista Tsipras all'Europarlamento, anche a cambiare la legge elettorale. Il movimento ispirato al leader di Syriza Alexis Tsipras ha già raccolto 100mila firme per la presentazione delle liste alle europee. Non abbastanza per superare gli "ostacoli" dovuti alla regola delle tremila firme minime in ogni regione e delle 30mila minime in ogni circoscrizione. Per risolvere il problema la Boldrini ha incontrato oggi le delegazioni della lista "L’altra Europa con Tsipras" e della Federazione dei Verdi e si è detta favorevole modificare le regole: "La questione può essere risolta solo mediante intervento legislativo".
Al centro dei colloqui è stata proprio la norma della legge 18 del 1979 che impone di raccogliere almeno 3mila firme in ogni regione d’Italia, indipendentemente dal numero di abitanti della regione stessa, pena la cancellazione della lista nell’intera circoscrizione elettorale. Settimana scorsa Barbara Spinelli aveva preso carta e penna e aveva scritto alla Boldrini per chiedere un intervento: "Noi riteniamo tale norma palesemente ingiusta. La Lombardia, ad esempio, che ha 9.939milioni di abitanti viene considerata allo stesso modo della Valle d'Aosta che ha una popolazione di circa 128mila abitanti". Una delle regioni più "problematiche" è, appunto, la Val d'Aosta. È proprio qui che la lista rischia di non raccogliere le firme sufficienti invalidando, così, la possibilità di competere nell'intera circoscrizione Nord-Ovest. Lo stesso discorso vale per le isole. Tra Sicilia e Sardegna il traguardo è 30mila firme. "Trattare in modo uguale situazioni diseguali è il massimo dell'ingiustizia - aveva spiegato la Spinelli alla Boldrini - in questo modo si rischia di precludere a una nuova forza elettorale, quale la lista L'altra Europa con Tsipras che io sostengo e nella quale sono candidata, il diritto a presentarsi, con grave nocumento per la democrazia in Italia e in Europa".
L'unica soluzione per aggirare il problema è, va da sé, cambiare la legge elettorale. Per questo la figlia di Altero Spinelli, padre fondatore dell'Europa del dopo guerra, ha chiesto alla Boldrini di intervenire. Manco a dirlo la presidente della Camera ha subito giudicato "ragionevole e condivisibile" la richiesta della sinistra radicale, ma ha anche ricordato che "la questione può essere risolta solo mediante un intervento legislativo". "Un testo contenente alcune modifiche alle norme per il voto europeo è già stato votato dal Senato ed è ora all’attenzione della commissione Affari Costituzionali della Camera", ha assicurato la Boldrini trovando il plauso di Tsipras.
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