Evento acuto nella notte. L'ultimo respiro alle 9.30. Con lui tutta la famiglia

Ricoverato al "suo" San Raffaele da venerdì, Berlusconi ha avuto un peggioramento improvviso causato dalla leucemia

Evento acuto nella notte. L'ultimo respiro alle 9.30. Con lui tutta la famiglia
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L'annuncio alle 10,34. Ed era ciò che il suo «popolo» non avrebbe mai voluto sentire. Silvio Berlusconi non ce l’ha fatta. Le sue condizioni di salute, che l’avevano portato a un nuovo ricovero venerdì all’ospedale San Raffaele per degli accertamenti programmati correlati alla leucemia mielomonicitica cronica di cui soffre, sono peggiorate sul finale della giornata di domenica. Due giorni fa il presidente di Forza Italia aveva ricevuto la visita del fratello Paolo e della figlia primogenita Marina, tanto che i medici dell’ospedale non si erano voluti sbilanciare con bollettini ufficiali.

Ieri mattina il risveglio sotto al cupola dominata dall’angelo bianco è stato drammatico. Le sue condizioni si sono aggravate all’improvviso e in maniera inaspettata. Il primo ad arrivare al capezzale il fratello Paolo, seguito dopo pochi minuti dalla primogenita dell’ex presidente del Consiglio. In rapida successione si alternano le visite delle figlia Eleonora, Barbara e di Pier Silvio. «Caro presidente, le chiedo scusa, ma non trovo le parole. Io e Lei ci siamo capiti» l’amaro saluto di Alberto Zangrillo, medico personale del Cavaliere e direttore delle Terapie intensive generale e cardiochirurgica.

La notizia della morte, avvenuta alle 9,30, fa il giro del mondo in pochi minuti: i siti dei principali media internazionali danno l’annuncio. Così Papa Francesco, in un telegramma a firma del segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin, ha espresso «sentita partecipazione al lutto per la perdita di un protagonista della vita politica italiana, che ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica».

Intanto davanti all’ingresso di via Olgettina oltre a giornalisti internazionali e curiosi, arrivano sostenitori e simpatizzanti: chi porta un mazzo di viole, chi appende uno striscione. «Noi fedelissimi siamo vicini con il “tocco curativo” della preghiera, dell’amicizia e dell’affetto, benefico conforto insieme alle cure mediche per guarire. Il coraggio e la forza della tua umanità ti hanno sempre risollevato, anche questa prova passerà e starai con tutti noi. Un abbraccio caro Silvio». Sulla cancellata campeggia anche lo striscione «Forza Silvio», mentre dal lato opposto della strada un cartellone inneggia a Silvio «il più grande dei presidenti». Arriva anche la «pasionaria» Noelle, sempre in prima fila a sostenere Silvio Berlusconi in questi anni: «È arrivato il fatidico giorno che per tutti arriva prima o poi. Ho sentito la notizia stamattina, non l’ho ancora realizzata. Ho sperato fino all’ultimo», ha spiegato visibilmente commossa la donna che aspettava Berlusconi fuori dalla Sacra Famiglia di Cesano Boscone dove l’ex premier si occupava dell’assistenza ai malati di Alzheimer, come previsto dall’affidamento ai servizi sociali dopo la condanna nel caso Mediaset, e che in più occasioni ha tifato per lui davanti al San Raffaele.

Anche Aida è arrivata insieme al marito, molto commossa: porta appuntata al petto una spilla con il volto di Berlusconi, il marito ha una bandiera di Forza Italia. «Sono una sua sostenitrice da sempre. Sono qua per salutarlo - ha spiegato -. Mi ricordo il 1994 quando ci ha salvato con la sua discesa in campo dalla sinistra.

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