Scade il secondo mandato. E gli ex 5Stelle passano con Calenda

L'europarlamentare Massimo Castaldo e la deputata Federica Onori lasciano il M5S per Azione. Ed è solo l'inizio...

Scade il secondo mandato. E gli ex 5Stelle passano con Calenda
00:00 00:00

Continua la campagna acquisti di Azione. Dopo l'ingresso degli ex renziani Ettore Rosato ed Elena Bonetti, oggi è la volta degli ex grillini, l'europarlamentare Massimo Castaldo e la deputata Federica Onori.

"Vengono in Azione e lo fanno su un punto dirimente per noi, cioè la tenuta di un asse di sostegno all'Ucraina. Oltre a questo ci unisce l'europeismo", spiega Carlo Calenda che si dice onorato di accoglierli. L'addio di Castaldo al M5S è quello meno inaspettato visti e considerati i suoi attacchi a Giuseppe Conte. "Se siamo qui è perché siamo profondamente convinti che in politica estera non ci possa essere alcuno spazio per l'ambiguità e che la politica estera non si possa fare per slogan", dice l'eurodeputato che considera "criminale" l'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia. "Non ci può essere spazio per l'equidistanza o per nessun tentativo di sminuire le responsabilità dell'aggressore. L'Ucraina ha il dovere di difendersi e difendere l'Ucraina è difendere l'Europa", aggiunge Castaldo che contesta il "cerchiobottismo" di Conte sulle presidenziali Usa. "Tra Biden e Trump sappiamo chi scegliere", sentenzia l'europarlamentare che a giugno vedrà scadere il suo secondo mandato sotto le insegne del M5S. Il tetto dei due mandati, però, non esiste nel partito guidato da Calenda il quale ha già annunciato che Castaldo sarà candidato alle prossime elezioni Europee. E non è escluso che quello dell'eurodeputato grillino sia solo il primo di una lunga serie di addii al M5S da parte di esponenti che sono al secondo mandato.

Alla Onori, invece, spetterà il ruolo di coordinatrice della rete di Azione all'estero. "Per quanto mi riguarda la distanza dalla linea in politica estera con il M5S si è manifestata con i miei voti in aula" ricorda l'ex pentastellata, critica verso i Cinquestelle per essere passati da "una forma di pacifismo utopico a una forma di revisionismo delle responsabilità dell'aggressore e questo non è accettabile".

La Onori non accetta più questa "ambiguità crescente" su "temi seri che non si possono affrontare con slogan che parlano alla pancia delle persone" e contesta la mancanza di democrazia interna e di confronto su temi di questo tipo. "Perché Azione? Perché non ha mai tentennato e ha sempre avuto la barra dritta", chiosa la Onori.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica