Expo, Renzi: "Di fronte al malaffare non si fermano i lavori pubblici"

Il presidente del Consiglio ha ribadito l'importanza dell'Esposizione e detto di essere sbigottito dai nomi usciti dall'indagine

Matteo Renzi accolto a Milano dal sindaco Giuliano Pisapia
Matteo Renzi accolto a Milano dal sindaco Giuliano Pisapia

"Expo non è più l'Esposizione universale, ma è un punto di partenza per il Paese". Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha parlato così dell'evento nel suo intervento alla Camera di Commercio di Milano, sottolineando la delicatezza della sfida.

"Se ci tiriamo indietro - ha detto Renzi - non siamo più coerenti con la nostra volontà di cambiamento". Ma se vinciamo "facciamo l'Italia". Il premier ha anche ribadito che "non possiamo perdere l'occasione", come aveva già fatto ieri e di volere anteporre il progetto Expo alla cautela che qualcuno gli aveva consigliato nell'occuparsi del tema.

Il presidente del Consiglio ha parlato anche dei recenti arresti nell'ambito dell'indagine sull'esposizione, dicendosi "amareggiato" per "indagati e nomi che tornano da un passato che sembrava archiviato", ma chiarendo che "di fronte al malaffare non si fermano i lavori

pubblici".

Nel pomeriggio il commissario unico Giuseppe Sala ha annunciato la nomina di Marco Rettighieri per il ruolo di direttore generale delle costruzioni. Prenderà il posto di Angelo Paris, arrestato nei giorni scorsi.

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