Non che ci saremmo mai aspettati il contrario. Eppure sentire, per l'ennesima volta, parlamentari del Partito democratico dare addosso alle forze dell’ordine, che ogni giorno rischiano la vita per garantire anche la loro sicurezza, fa davvero imbestialire. Tanto più perché lo fanno andando dietro agli strampalati teoremi propinatici oggi dall'Ecri, una commissiola che, in seno al Consiglio d'Europa (organizzazione non nuova a peregrine intemerate contro il nostro Paese), dovrebbe monitorare e denunciare casi di razzismo e intolleranza ma che nel suo ultimo report ha scritto una montagna di boiate. La tesi del suddetto report è la seguente: i poliziotti italiani sono razzisti perché effettuano controlli e fermi in base all'origine etnica, in particolare rom e africani.
Ovviamente qualunque persona libera dai pregiudizi rispedirebbe, tempo zero, queste irrispettose e deliranti accuse al mittente. Qualunque tranne gli ascari di Elly Schlein che, pur di attaccare il governo Meloni, hanno preso per buoni i vaneggiamenti di un ente di dubbia utilità la cui sopravvivenza viene garantita anche dagli italiani che ogni anno versano nelle sue casse la bellezza di 48 milioni di euro. Ecco, dunque, la senatrice dem Sandra Zampa saltare al collo dei nostri poliziotti denunciando, a sua volta, "il clima xenofobo e di odio che si va diffondendo nel Paese anche ad opera di esponenti politici di primo piano" e pretendendo che venga istituita "una autorità indipendente" per sanare la piaga del razzismo. Alla stessa stregua altri notabili piddini. Tutti a chiedere, anzi imporre, un cambio di passo da parte dell'esecutivo. Vorrebbero, in soldoni, una stretta sulle nostre divise, un controllo maggiore sui poliziotti e maggiori garanzie a immigrati e rom.
Ai poliziotti non serve un avvocato d’ufficio. Sanno benissimo difendersi da soli. E lo fanno, ogni giorno, nelle strade delle nostre città: lavorando in silenzio e talvolta mettendo pure a rischio la propria vita in cambio di uno stipendio non certo da nababbi. Alla stessa stregua non serve sprecare una riga d’inchiostro o un pixel di pagina per smontare le assurdità del Consiglio d’Europa né per ricordare che non sono le forze dell'ordine a discriminare gli immigrati e i rom ma i rom e gli immigrati ad aggredire, prendere a sassate e talvolta anche ferire alla morte le forze dell'ordine. Piuttosto, ancora una volta, danno alla nausea le dichiarazioni dei dem che non perdono mai l’occasione per schierarsi dalla parte dell’illegalità. Se, infatti, da una parte tuonano contro la Polizia, dall’altra si schierano a difesa di Ilaria Salis dopo che le autorità ungheresi hanno chiesto all'Europarlamento di revocarle l'immunità. A stracciarsi le vesti non sono solo i Bonelli e i Fratoianni ma anche i vertici del Nazareno. Con Elly Schlein che, a questo giro, si riscopre favorevolissima allo scudo per gli eurodeputati. "Voteremo no", annuncia. "È un accanimento", dice. Come se quello del Consiglio d’Europa nei confronti del nostro Paese (e dei nostri poliziotti) non lo fosse.
Prima o poi la Schlein ci dovrà spiegare con quale faccia riesce a difendere una signora nessuno, beccata a spasso con alcuni picchiatori e soprattutto con addosso un’arma, e al tempo stesso infangare le nostre forze dell'ordine. Aspettiamo con impazienza quel giorno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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