Il Financial Times boccia Monti: "Non è adatto a guidare l'Italia"

Il Financial Times scarica il Prof: "Ha provato a introdurre riforme strutturali modeste per poi annacquarle fino alla "irrilevanza macroeconomica"

Il Financial Times boccia Monti: "Non è adatto a guidare l'Italia"

"Monti non è l’uomo giusto per guidare l’Italia". I poteri forti hanno scaricato Mario Monti. E nel farlo hanno pubblicamente decretato il fallimento della cura economica che, in tredici mesi di governo tecnico, ha seriamente danneggiato il sistema Italia. In un editoriale di fuoco, firmato a Wolfang Munchau, il Financial Times ha letteralmente bocciato i tecnici, accusandoli di aver provato a "introdurre riforme strutturali modeste" per poi annacquarle fino alla "irrilevanza macroeconomica", e ha messo nero su bianco tutti i timori legati a un eventuale inciucio tra il Professore e il Pd di Pier Luigi Bersani.

Giusto ieri, in occasione della kermesse bergamasca per lanciare la lista "Scelta civica", Monti si vantava di aver salvato il Paese. Senza curarsi della plateale bocciatura firmata venerdì scorso dagli analisti della Banca d'Italia, che hanno stimato per l'Italia un 2014 catastrofico, il Professore si è arrogato di meriti che non ha. Non solo. Ha addirittura sparato a zero contro la politica: "Non possiamo rimettere l’Italia nelle mani degli incapaci che l’hanno portata al novembre 2011. La vecchia politica non deve tornare Il governo tecnico non sarebbe stato chiamato se la cosa pubblica fosse stata nelle mani di politici capaci e credibili". Una sparata che ha mandato su tutte le furie Silvio Berlusconi che ha replicato seccamente con una battut: "Si riferiva evidentemente a esponenti del suo governo". Che il governo Monti abbia fallito, non lo dice soltanto l'istituto di via Nazionale. Grafici e dati alla mano, l'Istat, le associazioni dei consumatori, il Fondo monetario internazionale e la stessa Europa hanno a più riprese evidenziato che, da quando il Professore siede sullo scranno di Palazzo Chigi, tutti gli indicatori economici in negativo. Dal mercato del lavoro al pil, dalla produzione industriale ai consumi: rispetto al 2011, oggi il sistema Italia sta molto peggio.

A mettere una definitiva lapide sui tecnici ci ha, appunto, pensato Financial Times con un editoriale che ne sancisce una fine ingloriosa. Insomma, altro che Monti bis. Secondo il quotidiano della City, infatti, non è l'uomo giusto per guidare il Belpaese. "Ha promesso riforme finendo per aumentare le tasse: ha iniziato come tecnico ed è emerso come un duro politico", ha scritto Wolfang Munchau nell'edizione online sottolineando che per il tanto osannato calo dello spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi gli italiani devono ringraziare un altro SuperMario: il presidente della Bce Mario Draghi. In realtà non è solo il pregresso a preoccupare il mondo della finanza. Il possibile accordo con la sinistra rischia di trasformarsi in un cataclisma per il Paese e, di conseguenza, per l'Unione europea. Dall’altra parte, pur avendo sostenuto in parlamento le politiche di austerità del Professore, adesso è lo stesso Bersani a prenderne le distanze. Nelle ultime ore, il leader piddì si è inoltre mostrato esitante rispetto alle riforme strutturali, presentate ieri al Kilometro rosso di Bergamo da Monti, anche se potrebbe avere una chance maggiore (anche se marginale) nel confronto con la cancelliera tedesca Angela Merkel grazie alla sua migliore possibilità di collaborazione con Francois Hollande, il presidente francese socialista. Se a livello nazionale il Financial Times rinfaccia a Monti di non aver fatto le riforme ma di essersi limitato ad alzare le tasse, a livello europeo lo accusa di non aver detto alla cancelliera tedesca che "l’impegno per la moneta unica sarebbe dovuto dipendere dall’unione bancaria", dagli eurobond e da "politiche economiche più espansive da parte di Berlino".

Dopo aver riscontrato il fallimento di Monti, il Financial Times annota la grande rimonta che il centrodestra ha messo a segno nell'ultimo mese. Seppur indietro nei sondaggi, l’alleanza tra il Pdl e la Lega sta avanzando a grandi passi grazie all'impegno fattivo di Berlusconi nella campagna elettorale.

"Fino ad ora la campagna dell’ex premier è stata positiva - ha spiegato il quotidiano inglese - ha lanciato un messaggio anti-austerità cui è sensibile l’elettorato deluso e ha continuato a criticare la Germania per la sua riluttanza ad accettare gli eurobond e a permettere che la Bce acquistasse bond italiani incondizionatamente".

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