Fine del Ramadan: assalto ai parchi Martesana e Barona

Lega e FdI: "Ramadan, il Comune gli ha dato i permessi?"

Fine del Ramadan: assalto ai parchi Martesana e Barona
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Iniziato il primo marzo, il Ramadan, è finito ieri. Con una grande festa dei fedeli e un altrettanto grande strascico di polemiche. Le celebrazioni si sono concentrate in due punti ai poli opposti della città, il Parco Martesana e via De Nicola alla Barona. I residenti sono stati svegliati all'alba dal canto del muezzin e dal traffico delle automobili. Deviate le linee degli autobus. Sui social sono stati condivisi le foto e i commenti. A proposito di via de Nicola, zona Barona (il raduno è avvenuto in un campo sportivo) qualcuno ha scritto che c'erano «milioni di macchine parcheggiate anche nell'androne delle scale». La Lega è intervenuta subito chiedendo se le iniziative si sono svolte con tutti i permessi». L'ex vicesindaco e parlamentare di fratelli d'Italia, Riccardo De Corato, ha così descritto la situazione: «Milano è sempre più filo araba e antisemita, il sindaco Sala chiarisca se sono dati i permessi. Ieri mattina il Parco Martesana si è trasformato in una moschea a cielo aperto, con il canto del muezzin a partire dalle 7.30. I residenti sono stati svegliati, non si sono visti i controlli e non c'è chiarezza sulle autorizzazioni. Il Comune ha dato il permesso? Sono stati pagati gli oneri per l'uso del suolo pubblico?».

Gli esponenti della Lega hanno anticipato la loro volontà di farne oggetto di un'interrogazione comunale. Silvia Sardone, consigliera comunale ed eurodeputata e Samuele Piscina, consigliere comunale e segretario della Lega, hanno rincarato: «Gli organizzatori hanno pagato l'occupazione del suolo pubblico? Stando ai racconti dei residenti non c'era l'ombra di un vigile. L'amministrazione deve dare risposte. Identiche scene si sono viste in Barona, col traffico collassato dalle 6 del mattino in via De Nicola. La sinistra smetta d'inginocchiarsi davanti all'Islam, il rispetto delle regole vale per tutti». De Corato ha poi aggiunto: «E ora si costruirà una moschea in via Novara su un'area comunale destinata alla Protezione Civile.

È questa la priorità della giunta Sala?». L'onorevole ha concluso: «Presenterò un'interrogazione per chiedere trasparenza. Milano è sempre più sbilanciata: tolleranza per alcuni, rigore per altri. Basta doppi standard».

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