"Il Consiglio regionale della Lombardia si scioglierà il 25 ottobre, che la legge elettorale sia stata fatta o meno". Il presidente della Regione Roberto Formigoni sta affrettando la fine della legislatura per portare i lombardi al voto ed evitare una vacanza di Giunta per un periodo eccessivo. A questo punto la data più probabile per andare alle urne dovrebbe essere o il 16 o il 23 dicembre. "D’intesa con la presidenza del consiglio - ha spiegato Formigoni - intendo ridurre al minimo i tempi della campagna elettorale. E sono contento, dopo aver sentito il ministro Cancellieri, che il governo condivida questa esigenza. Quattro mesi di non governo portano un danno molto grave alla nostra regione".
Elezioni sotto Natale, dunque. Tempi strettissimi, sia per la Giunta tecnica chiamata a riformare la legge elettorale sia per i partiti che si confronteranno in una campagna elettorale che si preannuncia davvero aspra. "Entro lunedì intendo dare vita ad una nuova giunta rinnovata e più snella", ha sottolineato Formigoni spiegando che, probabilmente, della nuova squadra non faranno parte solo tecnici. "La mia intenzione è di coinvolgere persone esterne alla politica regionale ma non ho giurato sulla Bibbia che sarà così", ha continuato il governatore assicurando di non aver alcun preconcetto nei confronti dei leghisti con cui ha governato per dodici. "Con il Carroccio ho governato bene ed anche loro dicono che ho governato bene, altrimenti non mi avrebbero appoggiato tre volte", ha osservato Formigoni rifiutando la possibilità che il prossimo candidato possa essere un leghista.
Mentre Formigoni accelera sul voto, la Lega Nord prova a mostrare i muscoli e a far quadrato attorno alla candidatura del segretario del Carroccio Roberto Maroni. "Per la Lega il lavoro non si interrompe e la data del voto non è un problema - ha commentato Matteo Salvini - intanto iniziamo a registrare con piacere che stanno arrivando centinaia di telefonate e mail alle nostre sezioni di persone che vorrebbero Maroni alla guida della Lombardia". Tuttavia, la convergenza sull'ex titolare del Viminale non è così scontata. Il segretario del Pdl Angelino Alfano ha fatto sapere che è precoce parlare di eventuali candidati: "Non dobbiamo bruciare nessuna possibilità per la fretta di comunicare ai giornali le nostre decisioni". "È un lavoro meticoloso e laborioso, la scelta sarà fatta con metodo democratico - ha spiegato l'ex Guardasigilli - bisogna distinguere tra ciò che si è verificato negli ultimi mesi per colpa di qualche gaglioffo e ciò che sono stati i 17 anni di governo Formigoni, che ha governato bene". Ad ogni modo, Maroni ha già aperto alla proposta di tenere le primarie di coalizione per riuscire a risolvere la questione.
In serata
Formigoni scrive su Facebook: "Primarie di coalizione tra Pdl e Lega per decidere il candidato presidente della Lombardia? Immagino sia uno scherzo". E aggiunge: "Sarebbe la fine definitiva del Pdl".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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