Da Forza Italia il "Bignami" dell'impeachment del Capo dello Stato

Il Mattinale del gruppo di Fi alla Camera passa in rassegna regole e casistica

Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano

Il Mattinale, la nota politica scritta ogni giorno dallo staff del gruppo di Forza Italia alla Camera, oggi si occupa della "messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica", il cosiddetto impeachment. C'è una lunga disamina della procedura, con i vari passaggi previsti dalla Costituzione, con rimandi al caso della presunta trattativa Stato-mafia e al procedimento che fu chiesto da Carlo Taormina nei confronti di Giorgio Napolitano. Ma prima di tutto si parte con una tavola riassuntiva che ricorda gli articoli della Costituzione, dall’87 al 91, che riguardano il Presidente della Repubblica. Il capitolo successivo, titolo rosso su campo celeste, riguarda appunto tutte le fasi della messa in stato d’accusa.

Il successivo capitolo è dedicato ai precedenti storici. Dopo il caso Cossiga-Gladio (l'organizzazione segreta promossa dalla Nato durante la Guerra fredda per contrastare un eventuale attacco delle forze del Patto di Varsavia ai Paesi dell'Europa occidentale, ndr), si ricorda che "nella scorsa legislatura (XVI), il Comitato per i procedimenti d’accusa si è riunito una sola volta, per decidere in merito ad un atto di denuncia nei confronti del Presidente della Repubblica, a firma di Carlo Taormina (già deputato e sottosegretario all’Interno nella XIV legislatura).

I fatti premessi alla domanda di messa in stato d’accusa del Presidente Giorgio Napolitano sono quelli relativi ai pretesi contatti tra varie personalità e uffici della Presidenza della Repubblica e, ancora, con lo stesso Presidente Napolitano, per lo sviluppo delle indagini condotte dalla procura della Repubblica di Palermo in ordine a ipotesi di reato nel quadro della cosiddetta trattativa "Stato-Mafia" a ridosso delle stragi del 1992/93.

Secondo Taormina, il Presidente della Repubblica "sarebbe intervenuto" sul Procuratore generale presso la Corte di Cassazione affinché costui a sua volta intervenisse sui pubblici ministeri nel corso dell’indagine. In data 13 settembre 2012, il Comitato ha approvato all’unanimità la proposta del presidente Follini di archiviazione della denuncia dell’Avvocato Taormina contro il Presidente Napolitano".

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