"Obiettivo pareggio di bilancio". Giorgetti indica la strada della manovra

L’analisi del ministro dell’Economia in vista della manovra: “Dall’Istat attesa revisione al rialzo, ma non ci saranno tesoretti”

"Obiettivo pareggio di bilancio". Giorgetti indica la strada della manovra
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Dalla manovra al Pnrr, Giancarlo Giorgetti indica la strada. Ospite del Festival di Open, il ministro dell’Economia ha esordito evidenziando che già dal 2024 verrà raggiunto l’obiettivo del pareggio di bilancio primario, al netto della spesa per interessi, ma non solo: “La serie storica del Pil avrà una correzione al rialzo, modesta ma al rialzo e questo condiziona anche i dati rispetto gli obiettivi che dobbiamo presentare in Europa”. Cambierà qualcosa, ha aggiunto il titolare del Tesoro, ma non sarà la soluzione dei problemi e in ogni caso“tesoretti non ce ne sono”.

La legge di bilancio sta per entrare nel vivo e Giorgetti ha confermato che l’obiettivo del governo è quello di rendere strutturali negli anni a venire il taglio del cuneo e la riduzione delle tre aliquote. Il ministro non si è sbilanciato sulle cifre, ma ha rimarcato che dovrà essere dello 0,5 per cento di correzione. Una cosa è certa, la stagione dei bonus giallorossa è consegnata agli archivi: “Noi faremo una legge di bilancio seria e responsabile, come hanno dimostrato questi due anni governò, che hanno prodotto risultati, basta vedere lo spread. Alcuni dei bonus sono malus ma questo dipende dai punti di vista”.

Se il governo non avrà a disposizione dei tesoretti, c’è da evidenziare che dopo anni di indebitamento alle stelle l’Italia sta tornando in linea di galleggiamento. Un risultato tutt’altro che scontato. Con buona pace dei gufi che stanno a sinistra. Ma non è tutto. Volgendo lo sguardo all’Europa, Giorgetti s’è detto piuttosto scettico sul fatto che si possa raggiungere un’intesa sul debito comune: “Ogni qualvolta ho proposto a condizioni invariate, ad ammontare invariato semplicemente la proroga della possibilità di utilizzare il Pnrr, e ringrazio il governatore Panetta che ieri mi ha dato ragione, all’interno dell’Ecofin parte la batteria del ministro tedesco, svedese, finlandese. Non ho grandissima eco – riporta Il Sole 24 Ore – onestamente per il debito comune europeo in queste condizioni sarei piuttosto scettico”.

Una riflessione anche sul dossier Pnrr. Con il ministro Raffaele Fitto andato a Bruxelles, si è aperto il dibattito rispetto alla responsabilità sul Piano.

Giorgetti ha evidenziato che è “giusto che ci sia una struttura dedicata allo scopo e alla finalità”, ma come Mef“noi abbiamo già tantissime cose da fare”. Rispetto all'ipotesi che lui stesso avesse reclamato la delega, il ministro non ha utilizzato troppi giri di parole: “No, non ho reclamato nulla”.

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