"Ho da accudire mia figlia". Il racconto di Andrea Giambruno, compagno della Meloni: "Giorgia torna a casa alle 23"

In una intervista al Corriere della Sera il giornalista racconta i primi tre mesi di governo: "Organizzarci è stato un girone dantesco"

"Ho da accudire mia figlia". Il racconto di Andrea Giambruno, compagno della Meloni: "Giorgia torna a casa alle 23"

Giornalista, volto noto Mediaset, papà di Ginevra e compagno di Giorgia Meloni. Andrea Giambruno, per la prima volta da quando Meloni si è insediata a Palazzo Chigi, rilascia un’intervista. Lo fa al Corriere della Sera. Risposte chiare, nette, a tratti scherzose e ironiche. Il conduttore da intervistatore diventa intervistato e racconta così i primi tre mesi insieme al presidente del Consiglio. Guai a chiamarla "la" presidente scherza il conduttore: “Se parlo con amici è Giorgia. Se no è il presidente”. E per una sua intervista al premier avremo ancora da aspettare:"Non sarei tra i primi a cui la rilascerebbe”.

Il ruolo di Giorgia Meloni

“Sapevo che avrebbe dovuto viaggiare tanto – esordisce Giambruno –ma non pensavo tutti i giorni”. Giorgia Meloni, nei primi tre mesi da inquilina di Palazzo Chigi, ha viaggiato molto. L’agenda del premier, tra bilaterali europei e internazionali, un Consiglio europeo e soprattutto il G20 di Bali, è sempre colma di impegni, dentro e fuori i confini nazionali. Se ne è accorto anche il suo compagno che prova a scherzarci sopra: “Organizzarci è stato un girone dantesco. Dell’inferno delineato da Giambruno, ovviamente, ne risente in primis Meloni e di conseguenza il tempo passato in famiglia. Riuscire a dormire a casa “è complicato”, spiega il compagno e aggiunge,"Non so davvero come faccia. Anche quando è a Roma, non arriva prima delle 23.

Andrea Giambruno, giornalista e autore di programmi televisivi, non perde di certo l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Al G20 di Bali, Giorgia Meloni, ha portato la figlia Ginevra, ricevendo le critiche dalle opposizioni. Attacchi pretestuosi e strumentali, come al solito, ai quali però Giambruno risponde piccato: “C’è stato pure chi ha detto che stavo a Bali a scrocco anche io, ma ero a Milano a lavorare.

Successi politici e critiche strumentali

Il primo “first gentleman” della Repubblica Italiana si è voluto concentrare anche sul ruolo da premier della compagna. Il suo obbiettivo è quello di “fare bene il suo lavoro” riuscendo, allo stesso momento, a “far passare il messaggio di quanto resta leale ai suoi ideali e al Paese”. Un obiettivo che ha un orizzonte temporale lungo e di certo, ribadisce giustamente il compagno, “in tre mesi nessuno ha la bacchetta magica. Giambruno trova “strumentali” le accuse sul taglio delle accise e risponde così ai detrattori:“Anche mia figlia di sei anni capisce che c’è differenza fra parlare di accise nel 2019 e parlarne oggi, fra guerra, pandemia e crisi energetica”. E se da un lato avvisa la premier e compagna che la decisione sulle accise “poteva essere comunicata meglio”, dall’altro, rivendica i successi politici e geopolitici di Giorgia Meloni. “Ha fatto la manovra in venti giorni, siamo tornati centrali nella geopolitica, abbiamo riportato a casa dall’Iran Alessia Piperno e arrestato Matteo Messina Denaro.

Giambruno spiega il passo indietro lavorativo durante l’insediamento del nuovo governo, lasciando la conduzione di Studio Aperto, ma rimanda al mittente qualsiasi tipo di critica. “Sono un giornalista, questo so fare, prima o poi dovevo tornare. Tanto, pure se aprissi un bar, direbbero che lo faccio perché sono il compagno di Meloni”. E non manca una stoccata politica ai grillini. “Che devo fare” Stare a casa e chiedere il reddito di cittadinanza?”.

Diviso tra Roma e Milano

La vita da giornalista di Andrea Giambruno è divisa in due: a Milano, dove lavora e conduce il Diario del giorno del Tg4, a Roma, dove risiede con la premier e la figlia Ginevra. Condurre a Milano “comporta qualche sacrificio ma era giusto dare un segnale di disponibilità all’azienda”. La sua vita, privata e lavorativa, da ottobre è cambiata e non poco: “Conduco se posso e, per il resto curo il programma da Roma come ho fatto in questi mesi”.

Il motivo è presto detto: Ho da accudire una bimba a Roma”. Ginevra, la figlia di sei anni, “inizia a capire che la madre c’è meno” ma il compagno di Meloni non ha dubbi: "Io vedo che lei cresce serena e che non le manca nulla”.

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