L'affitto della villa del boss per girare la serie tv su Gomorra ha sollevato un polverone sulla fiction che andrà in onda solo tra qualche mese. Un fatto che non costituisce reato visto che l'arresto di Francesco Gallo è avvenuto un mese dopo la firma del regolare contratto. La stessa casa di produzione Cattleya ha ribadito di essersi "impegnata ad evitare ogni contaminazione".
Come il procuratore di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico, che a Repubblica ammette: "Chi viene in questi territori deve sapere che è facile imbattersi in certi ambienti. Per questo bisogna fare in modo da evitare che certi contatti, specie se determinati da esigenze di spettacolo, possano anche involontariamente legittimare questi ruoli criminali, se non addirittura contribuire a dare loro lustro e prestigio, come se fossero stati riconosciuti quali rappresentanti di un potere territoriale. Questi sono esattamente i rischi che si corrono quando ci si avvicina senza la dovuta cautela a un territorio che purtroppo è permeato anche da ambienti malavitosi. Stupisce l’ingenuità di chi poi dice di sorprendersi davanti a certe situazioni".
Purtroppo sono storie già viste", aggiunge il pm Raffaele Cantone, sotto scorta per le sue indagini sui Casalesi, "Senza entrare nel merito di vicende che non conosco, è capitato altre volte che imprenditori
provenienti dal Nord abbiano cercato contatti con ambienti malavitosi quando si sono trovati a lavorare da queste parti. Ecco di cosa parliamo, quando ci riferiamo al controllo del territorio da parte della camorra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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