"Flat tax ampliata a 35mila euro". Le novità sulla manovra

La premier ha ricevuto Salvini, Tajani, Lupi e il ministro Giorgetti: "Incontro svolto in un clima molto collaborativo". Previsti aggiustamenti su imprese, famiglie e sanità": possibile flat tax ampiata fino a 35mila euro di reddito da lavoro dipendente

"Flat tax ampliata a 35mila euro". Le novità sulla manovra
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Nel primo pomeriggio, poco prima dell'inizio del Consiglio dei ministri, si è tenuto a Palazzo Chigi un vertice della maggioranza sulla manovra finanziaria: Giorgia Meloni ha infatti condotto la riunione di governo, durata poco più di due ore, insieme ai leader dei partiti di centrodestra Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi, con anche il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il suo vice Leo presenti.

Un incontro molto importante quella che ha avuto luogo oggi - a due settimane di distanze da quello che c'era stato lo scorso 24 novembre a casa della presidente del Consiglio sulla legge di stabilità, sempre in compagnia del titolare del Mef - in quanto nella giornata di domani avrà inizio l'esame della legge di Bilancio nella V commissione della Camera dei Deputati.

"L'incontro, svoltosi in un clima molto collaborativo, ha consentito di condividere alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra: imprese, famiglie e sanità", recita il comunicato ufficiale diramato subito dopo il termine del vertice dell'esecutivo. Con tutta probabilità, è da considerare in arrivo imminente un maxi-emendamento in Parlamento per blindare la legge di bilancio prima di Natale o, nella probabilità peggiore, entro la fine dell'anno.

A quanto si apprende da fonti qualificate, la flat tax verrà ampliata a 35mila euro per i redditi dipendenti. Previsto anche uno sconto fiscale alle imprese che investono i loro guadagni in azienda e assumono, con un taglio dell'Ires del 4%, che farebbe scendere l'imposta dal 24% a 20%. Le risorse necessarie, pari a 400 milioni di euro, saranno repertite attraverso un contributo preso dalle banche e dalle assicurazioni.

Nella successiva riunione dei ministri, convocata nel tardo pomeriggio e durata meno di mezz'ora si è discusso, tra le altre cose, del decreto milleproroghe e del dlgs sulla giustizia, che prevede che prevede una stretta alla pubblicazione degli atti giudiziari. Nel milleproroghe si dà più tempo alle imprese turistiche per terminare i lavori per incrementare l'efficienza energetica o effettuare lavori di riqualificazione antisismica, utilizzando il credito d'imposta fino all'80% e il contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute.

Le attività (come imprese alberghiere e/o che esercitano attività agrituristica, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici) avranno tempo fino al 31 dicembre 2025 per la conclusione degli interventi. Si parla di efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali. Prorogato il termine entro il quale i datori di lavoro nel settore privato turistico possono stipulare contratti a tempo determinato, di durata superiore a 12 mesi, in ogni caso non superiore a 24 mesi e in assenza di specifiche previsioni contenute nei contratti collettivi, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti.

Nel medesimo provvedimento le sanzioni a carico di coloro che non hanno adempiuto agli obblighi vaccinali sul Covid non ancora conclusi sono "definitivamente interrotte", mentre quelle già irrogate "sono annullate". La nuova versione dell'articolo, specifica il testo, è in valutazione al Mef.

Ai fini del discarico delle sanzioni pecuniarie già irrogate, senza oneri amministrativi a carico dell'ente creditore, l'Agenzia delle entrate-Riscossione trasmette in via telematica al ministero della Salute l'elenco dei provvedimenti sanzionatori annullati. I giudizi pendenti, aventi ad oggetto tali provvedimenti, "sono estinti di diritto a spese compensate".

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