Il governo risponde alla sinistra che grida al fascismo: "Polemiche fuori luogo sul 25 aprile"

Musumeci fa chiarezza: "Polemizzare è fuori luogo". Il presidente del Senato assicura: "Il ministro faceva riferimento a trascorsi incidenti"

Il governo risponde alla sinistra che grida al fascismo: "Polemiche fuori luogo sul 25 aprile"
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Al netto di quanto sostiene faziosamente la sinistra, l’esecutivo di centrodestra – riunito nel consiglio dei ministri di ieri pomeriggio – non ha deciso di ostacolare i festeggiamenti per il 25 aprile. Vista la situazione post-morte di Papa Francesco, il governo ha semplicemente richiesto quel minimo di “sobrietà” necessaria in questi casi di lutto nazionale. A tanto è bastato per fare esplodere di rabbia la gauche nostra che, per voce di Avs di Bonelli e Fratoianni, ha gridato al pericolo fascista.

Da qui la replica del ministro Nello Musumeci che, interpellato dal Corriere della Sera, ha chiarito una volta per tutte. “Sia la premier che i ministri all'unanimità, che io stesso, non abbiamo mai pensato né di vietare né di ostacolare alcunché, figuriamoci una celebrazione così importante come l'anniversario della fine della guerra civile e del ripristino della democrazia!”, ha spiegato il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, in un'intervista al Corriere della Serà, sulla proclamazione del lutto nazionale di cinque giorni e il richiamo alla sobrietà per le celebrazioni del 25 aprile.

Musumeci ha sottolineato che "richiamiamo solamente la sobrietà da osservare in tutte le manifestazioni esterne, fino al giorno del funerale del Pontefice. Nulla si impone, ovviamente. Ognuno la sobrietà la interpreta e vive in base alle proprie sensibilità, con la serenità dei credenti e con la buona educazione dei non credenti". "Mio padre, ateo dichiarato, ogni volta che incontrava per strada un uomo o una donna di chiesa si toglieva il cappello - ha continuato Musumeci - Era una forma di rispetto, non certo di sottomissione". Secondo il ministro non è a rischio, come alcuni dicono, la laicità dello Stato: "Ci mancherebbe solo che dipendesse dalla proclamazione di un lutto nazionale. Polemizzare su questo mi sembra davvero fuori luogo. L'auspicio della sobrietà è riferito a tutte le iniziative pubbliche nelle giornate di lutto, non solo a quelle del 25 aprile". "Ci auguriamo che, come a volte accade nelle manifestazioni di strada, non ci siano degenerazioni, scontri, toni violenti”, ha conlcuso il ministro.

Un concetto ribadito anche dalla seconda carica dello Stato. “25 aprile sobrio? Il ministro ha risposto nel modo più corretto possibile, credo facesse riferimento ai trascorsi incidenti.

Io sarò con il Presidente della Repubblica a omaggiare il milite ignoto e il 24 celebreremo con interventi di tutti i gruppi la ricorrenza del 25 Aprile". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa al Tg2 Post.

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