Grande Fratello e redditometro: così Renzi va a caccia di evasori

Il premier vuole intraprendere una "cyber guerra" agli evasori: "Innovazione digitale e incrocio dei dati". Ma il suo piano ricorda quello di Monti

Grande Fratello e redditometro: così Renzi va a caccia di evasori

"Contro l’evasione ho intenzione di combatterla anche attraverso l’innovazione digitale e l’incrocio dei dati. Ne parliamo presto". Il premier Matteo Renzi è pronto a calar l'asso nella manica contro il nero. L'obiettivo è avviare una nuova stagione di lotta all’evasione fiscale. Fatta stavolta con strumenti più moderni. Insomma, una sorta di "cyber guerra" agli evasori.

L'obiettivo per il 2014 è stato fissato dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che punta a incassare 12 miliardi di euro. E Renzi intende mettergli a disposizione la tecnologia del Grande Fratello per andare a stanare i furbetti. Per il momento non c'è niente di concreto. Renzi si è limitato a cinguettare di "innovazione digitale" e "incrocio dei dati". "Ne parliamo presto", ha promesso lasciando intendere che le novità potrebbero arrivare a breve, cioè nel pacchetto di riforma fiscale in calendario prima dell’estate. Ma come noto la strada della lotta all’evasione fiscale, che conta 260 miliardi sottratti ogni anno alle casse pubbliche, è difficile da battere. E ben lo sanno tutti i ministri che si sono alternati in questi anni al Tesoro che infatti, nelle varie leggi finanziarie, postavano cifre sempre molto prudenti su questo capitolo. Certo è che l’incrocio dei dati annunciato dal premier, in epoca di Agenda digitale, potrebbe tornare assai utile. Anche per "mirare" meglio il recupero dell’evasione che poi viene dato in carico a Equitalia: quei 60-70 miliardi su cui "lavorare" per arrivare a recuperare 8 miliardi l’anno.

Come fa notare Libero, come già l'ex premier Mario Monti anche Renzi punterebbe su un sistema capace di tracciare i movimenti economici degli italiani. Verranno, quindi, potenziati gli strumenti già a disposizione dell'Agenzia delle Entrate. Tra questi ci potrebbe essere l'archivio dei rapporti bancari, un specie di cervellone in cui banche e intermediari finanziari hanno fatto affluire tutti i dati dal 2011. Come spiega Il Messaggero la strumentazione, che è custodita dall'anagrafe tributaria, sarà operativa solo quando l'Agenzia delle Entrate specificheranno i criteri con cui risalirà ai presunti evasori fiscali. Renzi vorrebbe, poi, rispolverare il redditometro per andare a stanare le incoerenze tra dichiarazioni dei redditi e spese sostenute dal contribuente.

Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, il premier vorrebbe poi puntare sulla dichiarazione dei redditi pre-compilata e sulla possibilità di scaricare una quota dell'Iva dei prodotti acquistati.

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