"Per fare qualcosa per il mio paese sono pronto a tutto". Pietro Grasso ha dato la sua disponibilità se, come si vocifera, il presidente Napolitano dovesse affidargli l'incarico di formare un governo o dovesse sceglierlo per un mandato esplorativo.
Nessun fraintendimento, però: il neoeletto presidente del Senato non si vede già a Palazzo Chigi. "Ho detto che come servitore dello Stato sono disposto a qualsiasi prospettiva, perché il servitore dello Stato è sempre disponibile", ha precisato, "È lontana da me qualsiasi idea diversa dall’essere pronto nell’attuale funzione a contribuire per far ripartire il Paese". E a chi gli chiedeva se l'Italia avrà presto un governo ha risposto: "Sono ottimista per natura".
Già prima che il suo nome ricorresse nelle stanze del Quirinale, Grasso aveva richiamato alla responsabilità delle forze politiche: "In questo momento dovremmo pensare tutti al bene dei cittadini. L’Italia ha bisogno di costruire e non di distruggere. A chi vuole distruggere la politica bisogna far comprendere che così si va contro il Paese", ha detto in un'intervista anticipata da l'Espresso. "Si potrebbe sperare in un governo, come chiamarlo?, tecnico-politico", ha aggiunto l'ex procuratore antimafia, "Del resto gli italiani hanno votato e ora non è possibile affidarsi di nuovo ai tecnici, non è più immaginabile un Monti bis.
Dunque un governo tecnico-politico, con obiettivi politici chiari, la cui realizzazione sia affidata a tecnici di specchiata morale e statura capaci di portare a compimento un progetto definito. Per il bene del Paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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