Il Superbonus 110% continua a tenere banco, anche sui social network. Dal Parlamento e dagli studi televisivi il Parlamento si trasferisce direttamente su Twitter. Protagonisti del botta e risposta odierno sono Giuseppe Conte e Carlo Calenda. Del resto non è poi così difficile che possa scaturire un litigio tra il leader del Movimento 5 Stelle e quello di Azione, soprattutto su un tema divisivo come il provvedimento ideato dal governo Conte 2 nell'estate 2020. Anche perché i due esponenti politici in questione si odiano reciprocamente (dal punto di vista politico) da almeno quattro anni: ovvero da quando Giuseppi passò da essere presidente del Consiglio in coalizione con la Lega a riessere confermato capo del governo in coabitazione con il Partito Democratico. Un fatto che, nel settembre 2019, determinò proprio l'addio di Calenda dal Pd e la conseguente nascita di Azione.
Il tweet della discordia
Conte e Calenda – che non a caso non sono mai stati insieme né in un'alleanza di governo né in una competizione elettorale di qualsiasi livello – continuano così a beccarsi a vicenda. Succede quindi che le ultimissime dichiarazioni del presidente del Movimento 5 Stelle, impegnato da giorni a difendere il suo progetto di Superbonus dopo lo smantellamento annunciato dal governo Meloni, fanno letteralmente imbestialire l'esponente del Terzo Polo. L'ultima discussione nasce infatti da una dichiarazione dell'ex presidente del Consiglio riportata dal profilo Twitter di Ultimaora.net. Conte sferra un duro attacco all'esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d'Italia: "Falso dire che costa 2mila euro a persona: è gratis per le famiglie, non per lo Stato. Non c'è logica politica se parli solo della spesa: e allora la spesa militare con cui ammazzi le persone e andiamo a fare le guerre?".
Superbonus, duro attacco di #Conte a #Meloni: "Falso dire che costa 2mila euro a persona: è gratis per le famiglie, non per lo Stato. Non c'è logica politica se parli solo della spesa: e allora la spesa militare con cui ammazzi le persone e andiamo a fare le guerre?" pic.twitter.com/QMIWERtKm3
— Ultimora.net - POLITICS (@ultimora_pol) February 21, 2023
Calenda non impiega tantissimo tempo per citare il tweet citato e commenta il tutto da par suo: "L'essenza del pensiero qualunquista. Non esiste qualcosa che è gratis per le famiglie e costa 120 mld per lo Stato. Per la semplice ragione che lo Stato siamo noi. Lo Stato non è un signore ricco che vive su Marte ed elargisce soldi gratis. Lo Stato amministra le nostre tasse". In questo ennesimo scontro frontale, una piccola annotazione temporale desta abbastanza curiosità riguardo proprio a questo tema: il Superbonus 110% venne ideato negli stessi giorni in cui Conte presiedeva gli Stati generali sull'economia a Villa Pamphili, a Roma.
Da quel contesto istituzionale l'unico partito – tra quelli di maggioranza e quelli di opposizione – a essere escluso fu proprio Azione. L'ex ministro dello Sviluppo economico all'epoca commentò: "Ridicolo show per Conte senza alcun costrutto". Fu solo l'inizio di una lunghissima serie di attacchi personali.L’essenza del pensiero qualunquista. Non esiste qualcosa che è gratis per le famiglie e costa 120 mld per lo Stato. Per la semplice ragione che lo Stato siamo noi. Lo Stato non è un signore ricco che vive su Marte e elargisce soldi gratis. Lo Stato amministra le nostre tasse. https://t.co/puWfZ0ErIX
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) February 22, 2023
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