Lo sfogo di Grillo sui suoi: "Senza di me erano disoccupati" E a Favia: "Non mi fido di lui"

Il comico genovese: "Ora hanno il potere e uno stipendio da 3mila euro al mese, gli piace troppo". E al consigliere grillino: "Non caccio nessuno, ma non hai più la mia fiducia"

Lo sfogo di Grillo sui suoi: "Senza di me erano disoccupati" E a Favia: "Non mi fido di lui"

"Io non caccio nessuno, ma Favia non ha più la mia fiducia". Firmato Beppe Grillo. Poche parole per chiudere le polemiche che stanno investendo il MoVimento 5 Stelle da quando Piazzapulita ha mandato in onda lo sfogo del consigliere grillino dell'Emilia-Romagna che denunciava la mancanza di democrazia nel partito e che ieri è tornato in tv.

A corredo del micropost sul blog c'è un video: Grillo lascia a Roberto D'Agostino, ospite di Corrado Formigli il 6 settembre, il compito di difenderlo. "Questo signore con un mouse è riuscito a creare un movimento. Quello che fa Grillo è far esplodere delle situazioni", aveva infatti tuonato il giornalista nel suo endorsement.

Difficile che basti questo a placare il polverone. Certo è che tutti questi riflettori hanno rotto qualcosa all'interno del M5S, come ammette lo stesso comico. Seduto su uno scoglio a Genova, come riporta il Corriere, Grillo si sarebbe sfogato con i bagnanti: "Nel Movimento abbiamo questi due o tre ragazzi che hanno fatto due mandati e non si possono più ripresentare e così sono entrati nel panico", sostiene, "Li capisco, per carità. Erano disoccupati e per un po' di anni si sono trovati a prendere uno stipendio da tremila euro al mese e a gestire un po' di potere, e adesso si sentono l'acqua alla gola perché devono lasciare. Così vanno in televisione a straparlare di democrazia. Il grano e il poterino purtroppo, sono un problema". Il fuorionda di Favia, quindi, non sarebbe altro che la paura di abbandonare la poltrona: "Noi non siamo un partito e al nostro interno non si fa carriera. Gli è piaciuto troppo, vogliono fare carriera politica? Liberissimi. Se ne andranno in un partito, andranno nel Pd o nell'Idv o non so dove, scelta loro.

Sono un dittatore per questo? Perché dico che le regole vanno rispettate? Noi di regole ne abbiamo poche: quando qualcuno si vuole candidare mi manda il certificato penale, quello di residenza nel posto dove si candida, la dichiarazione di non essere iscritto a un partito e di non aver fatto politica prima".

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