Arriva attorno alle 18 l'attesissima risposta di Beppe Grillo a Matteo Renzi. Il neosegretario, nel suo discorso d'insediamento, aveva tentato di stanare il leader dei Cinque Stelle con un ultimatum chiaro: "Stop ai rimborsi elettorali se tu firmi le riforme, altrimenti sei un buffone". Una "sorpresina" aveva annunciato Renzi, "una scoreggina" ha ironizzato il comico in un post pubblicato sul suo sito. Un comunicato in cui attacca e rilancia: "I rimborsi elettorali vanno restituiti agli italiani, non a Grillo. Sono soldi che i partiti anno incassato aggirando un referendum e che la stessa Corte dei conti ha denunciato come non dovuti. Caccia la grana, Renzie, e cacciala tutta, non solo la seconda rata, anche la prima, quella di luglio, una parte dei 91 milioni che il pdexmenoelle ha portato a casa insieme al partito del noto pregiudicato di cui è ora, grazie al M5S, vedovo inconsolabile".
Una chiusura totale alla proposta del sindaco: nessuno spazio per le riforme. "Si sciolga il Parlamento - ha ribadito il comico - e al voto con il Mattarellum. Sarà il prossimo Parlamento a fare la nuova legge elettorale". Non solo. Grillo va oltre e chiede al segretario del Pd di restituire tutti i contributi pubblici raccolti dal suo partito negli ultimi vent'anni, cioè da quando, nel 1993, gli italiani avevano abolito i finanziamenti statali. Una cifra astronomica. "La restituzione dei finanziamenti di questa legislatura è solo un acconto. Il pdexmenoelle ha preso rimborsi illegittimi in questi vent’anni per circa un miliardo di euro. Soldi degli italiani, provenienti dalle tasse, dal loro lavoro. Anche il miliardo va restituito, il pdexmenoelle si venda le sue proprietà e provveda.
Il M5S non ha bisogno di restituire i rimborsi, non li ha mai presi. È sufficiente rifiutarli. Renzie informi palle d’acciaio Letta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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