"Ha mancato di rispetto alla Lega". La bordata di Salvini contro Bossi

Il segretario del Carroccio avvia una riflessione nei confronti del fondatore: "Dovrò ascoltare i militanti". Ed esulta per il risultato delle europee: "Siamo cresciuti nonostante tutto e tutti"

"Ha mancato di rispetto alla Lega". La bordata di Salvini contro Bossi
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Un'analisi sul voto, una considerazione sul consenso incassato dalla Lega, un cauto ottimismo per l'incremento delle preferenze in termini percentuali rispetto alle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Ma soprattutto una stoccata nei confronti di Umberto Bossi, dopo le polemiche delle scorse ore per il suo annunciato voto a Forza Italia. Matteo Salvini da una parte si mostra abbastanza soddisfatto per il risultato delle elezioni europee, mentre dall'altro non rinuncia a commentare in maniera amareggiata (e pungente) le dinamiche interne che stanno riguardano la Lega. Smentendo l'ipotesi delle dimissioni e rilanciando la sua candidatura al congresso federale che si terrà entro l'autunno.

La stoccata di Salvini a Bossi

Il vicepresidente del Consiglio ha precisato di non voler male "a nessuno", ricordando tra l'altro di aver intitolato proprio a Bossi il libro che ha scritto. Al tempo stesso non ha rinunciato a un tono polemico e ha aggiunto che "è chiaro ed evidente" che se il fondatore di un partito, a urne aperte, rende noto il suo voto a vantaggio di un'altra formazione politica "mi sembra manchi di rispetto non al segretario in carica ma a un'intera comunità".

"Penso che sia un caso più unico che raro quello di un movimento politico che riesce a crescere nonostante a urne aperte il suo fondatore annunci che votava per un altro partito: cosa abbastanza curiosa. Sicuramente dovrò ascoltare i militanti", ha aggiunto Salvini. A questo punto c'è da aspettarsi che si apriranno scenari di riflessione all'interno della Lega. Il punto principale riguarda il contenuto delle future mosse che verranno intraprese. In cosa si tradurrà nei fatti quell'ascolto dei militanti? Sul tavolo ci sarebbe addirittura l'ipotesi dell'espulsione o comunque dell'allontanamento di Bossi dal Carroccio?

La soddisfazione per il risultato della Lega

Alla stoccata verso Bossi si è aggiunto comunque il piacere per il risultato della Lega. Innanzitutto Salvini ha espresso gioia per il ruolo del governo guidato da Giorgia Meloni che ne esce rafforzato, grazie al risultato del centrodestra che cresce rispetto a un anno e mezzo fa. Al tempo stesso il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ricordato che l'obiettivo del Carroccio era quello di prendere lo zero virgola in più rispetto al 2022: "L'abbiamo raggiunto, la Lega è cresciuta nonostante tutto e tutti".

Inoltre Salvini ha ribadito la necessità di promuovere un asse compatto della coalizione anche a Bruxelles, auspicando che il modello italiano possa essere replicato anche al Parlamento europeo come accade già oggi nell'esecutivo, nelle Regioni e nei Comuni. "Spero nel centrodestra unito anche in Europa - ha affermato -. A questo lavoro e mercoledì sarò a Bruxelles".

L'operazione Vannacci

Tra le altre cose Salvini ha rivendicato con orgoglio la decisione di aver scommesso su Roberto Vannacci che, a spoglio ancora in corso, ha raccolto oltre mezzo milione di voti. Al Generale è andata una delle tre preferenze del segretario leghista, che ha rispedito al mittente le critiche per aver candidato una figura esterna come uno dei principali profili del partito: "Avercene di problemi come Vannacci... Comincia un percorso comune".

"Vannacci, contestato e vituperato da mezzo mondo, ha preso da solo mezzo milione di voti col record nel Nord-Ovest", ha aggiunto Salvini.

Che ha voluto fare un paragone tra il trattamento ricevuto al momento della candidatura del Generale e il risultato maturato: "Dicevano che ero un fesso e che la base si sarebbe rivoltata. Ma questo mezzo milione di voti, che arrivano in buona parte da Lombardia e Veneto, arrivano dall'elettorato della Lega e non solo".

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