Letta perde ancora consensi: così ha bruciato un'occasione Il voto anticipato è più vicino?

Gli italiani rinfacciano al premier di non aver fatto le riforme promesse. Il 42% vorrebbe andare al voto al più presto. Bocciate larghe intese e governo di scopo

Letta perde ancora consensi: così ha bruciato un'occasione Il voto anticipato è più vicino?

Il governo annaspa. E il premier Enrico Letta non sa più che pesci prendere. L'accordo tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sulla riforma elettorale ha dimostrato che se si vuole fare, si fa. Sembra una lezione da poco, ma l'esecutivo non è mai stato in grado di avviare la stagione riformatrice a lungo sbandierata. La rivoluzione dei quarantenni, il cambio di passo promesso da Letta, non solo non c'è stato, ma è andato a impelagarsi tra difese di bottega e scandali che hanno visto capitolare, uno dopo l'altro, un paio di ministri (Josefa Idem e Nunzia De Girolamo), un viceministro (Stefano Fassina) e il presidente dell'Inps (Antonio Mastrapasqua). Il tutto condito da un inasprimento della pressione fiscale, soprattutto a danno del mattone, e da uno stallo sulle riforme concordate con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Nelle ultime ore persino l'ex premier Romano Prodi è saltato in piedi a dare una scossa a Letta invitandolo a "compiere un’azione audace" e a "passare al contrattacco sul tema del lavoro". In una intervista al Corriere della Sera, consiglia al presidente del Consiglio è di tentare una sortita: "Di prendere iniziative anche contestate. Di non avere paura di mettersi in una controversia". Aldilà dei suggerimenti del Professore, Letta dovrebbe prestare un occhio al sondaggio di Nando Pagnoncelli che, sempre sul Corriere della Sera, lo mette in guardia sull'appeal che il governo non ha più sugli italiani. L'indice di gradimento è, infatti, sprofondato. "Nei primi mesi di vita veniva apprezzato da circa il 60% degli elettori - si legge - oggi esprime gradimento il 45%, con una netta prevalenza di voti positivi tra gli elettori del Pd (64%) e ancor più tra quelli centristi e del Nuovo centrodestra (72%), mentre tra quelli di Forza Italia, M5S e tra gli indecisi e gli astensionisti prevalgono i giudizi negativi". Gli italiani rinfacciato all'esecutivo di non aver manco messo in cantiere le misure promesse. Le poche diventate legge sono, infatti, giudicate insufficienti. Eppure il 54% rifugge l'ipotesi di elezioni anticipate. Solo il 42% degli italiani vorrebbe andare al più presto al voto.

Nei giorni scorsi era circolata l'ipotesi di un governo di scopo guidato da Renzi e sostenuto da Pd e Forza Italia. Ipotesi che non incontra particolarmente il favore degli italiani. Solo il 24% sarebbe pronto a sostenerlo. Secondo il sondaggio di Pagnoncelli, infatti, il 39% teme frizioni tra i due partiti.

"Oggi - si legge nel sondaggio pubblicato dal Corsera - ciò che resta delle larghe intese mantiene comunque un consenso elevato, benché minoritario, ma prevale la percezione che si tratti di una convivenza obbligata, tenuto conto dell’attuale composizione delle Camere". All’orizzonte si intravvede, dunque, il cambiamento, con nuovi protagonisti e nuove proposte.

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