L'idiozia della settimana è sicuramente targata Movimento 5 Stelle. Sentite qui: "Qundo leggo decreto Lavoro, ribattezzato 'decreto precariato', mi viene da pensare alla frase scritta sul portone di Auschwitz: 'Il lavoro rende liberi'...". Copyright: Susanna Cherchi. È vero che ogni settimana, tra la Camera e il Senato, tocca di sentirne di ogni tipo, ma questa travalica i confini dell'umana ragione. Riuscire ad accostare il decreto Lavoro al campo di concentramento nazista va, infatti, ben oltre la dialettica politica a cui siamo normalmente abituati e probabilmente soltanto all'interno della galassia grillina poteva essere partorito. D'altra parte, è nel loro dna: Se non ne sparano una al giorno, non sono soddisfatti. La scorsa settimana era toccato al grande capo, Beppe Grillo, che in piazza aveva inneggiato alle Brigate del reddito di cittadinanza, ora è toccato alla Cherchi. Che, per questo motivo, si becca il terzo posto del podio dei peggiori!
Al secondo, invece, troviamo un duetto che, se tutto va bene, potrete ascoltare al porssimo Festival di Sanremo: Elly & Zan! Abbiamo potuto ascoltarli in anteprima sabato scorso, al Pride di Milano. Mentre il Partito democratico prendeva l'ennesima bastonata elettorale in Molise, i due intonavano l'ultimo successo di Annalisa, Mon Amour. "Ho visto lei che bacia lui / Che bacia lei, che bacia me / Mon amour, amour, ma chi baci tu?". E tutti felici e contenti. D'altra parte, come si suol dire: canta che ti passa. E, comunque, meglio la cover che il comizio visto la sparata dell'ex sardina dal palco del Pride. "In Italia - ha detto Elly Schlein - per quanto riguarda i diritti, è come se ci fosse ancora il muro di Berlino, ma stiamo dalla parte sbagliata, quella dei Paesi più retrogradi". Avete letto bene. Ha detto: "dalla parte sbagliata". Ma la parte sbagliata del Muro di Berlino era quella sovietica. E questo forse dovrebbe suggerire qualcosa alla segretaria dem.
Ma veniamo al primo posto, dove non c'è proprio nulla da ridere. I peggiori della settimana sono, sicuramente i pubblici ministeri della Procura di Milano, Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. A poche ore dalla scadenza dei termini di legge, hanno impugnato l'assoluzione con formula piena di tutti gli imputati del processo Ruby ter. Silvio Berlusconi compreso.
Ovviamente il ricorso non potrà valere contro l'ex presidente del Consiglio ma varrà contro tutti gli imputati che erano stati assolti con lui in primo grado. Riportare tutti sul banco degli accusati è solo un modo per continuare a processare il Cavaliere anche da morto. Un'altra brutta, anzi bruttissima, pagina della giustizia italiana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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