I diamanti «anti-crisi» di Eleonora Mantini: 7 tagli per 7 tipi di donna

La designer presenta a Roma la sua nuova collezione nell'atelier di Renato Balestra e il grande sarto, fa da padrone di casa mostrando alcuni dei suoi ultimi modelli per esaltare i gioielli.

Un diamante può essere anti-crisi. «Proprio in un periodo difficile come questo - spiega la designer di gioielli Eleonora Mantini - si tratta di un investimento non soggetto a svalutazione».
E poi, ogni taglio di diamante rappresenta una diversa tipologia di donna. Sette, per l'esattezza, come pianeti immaginari nell'universo femminile.

La designer presenta a Roma la sua nuova collezione «Just Eleonora just diamonds», nello storico palazzetto liberty dei Prati che ospita l'atelier della griffe di alta moda Balestra. E lui, il grande sarto Renato, fa da padrone di casa mostrando alcuni dei suoi ultimi modelli per esaltare i gioielli. Nel giardino trasformato in un salotto all'aperto e avvolto da cascate di diamanti e composizioni di orchidee bianche, Nicoletta Romanoff fa da madrina della serata tra suggestivi giochi di luce. E la Mantini spiega come ogni taglio si adatta ad un carattere di donna.

Quello rotondo, del brillante (rappresenta più della metà delle vendite di diamanti in tutto il mondo), è per una «donna completa, che ama le cose semplici, la complicità e l'eleganza».

Il taglio ovale rispecchia invece perfettamente una personalità « sofisticata e rigorosa, di una donna selettiva e dal gusto classico».

Poi c'è il taglio Marquise o «navetta», piccola barca. «Scelto da una donna timida e sensibile - dice Eleonora- , ma che allo stesso tempo cerca sempre di differenziarsi. Allontana chi la tradisce sentimentalmente, in amore e in amicizia».

Quasi inutile dire che il diamante a forma di cuore, dal valore simbolico, è per una donna romantica e sognatrice.

Mentre il taglio smeraldo, dalla forma rettangolare con angoli troncati e un piano largo e piatto, è ideale per una donna che vuole essere unica e perfetta, come la pietra stessa: «É spigolosa - dice la Mantini- e piena di angoli vivi; è sempre pronta a difendere il suo territorio ma conquista tutti con la sua dolcezza, il suo charme e la sua grinta».

Quella che sceglie il diamante a goccia ha un carattere forte, combattivo e determinato. Ama il successo e non si lega mai veramente a nessuno. Come la pietra stessa è una donna asimmetrica, le piace tutto ciò che non è scontato.

Il taglio «princess», quadrato o rettangolare, con la forma piramidale e i quattro lati smussati, è ideale per una donna inquadrata ed esigente. «Come la pietra - spiega la Mantini- ha due lati, è esteticamente formale e rigorosa ma internamente è piena di sfaccettature, non a caso il taglio princess visto dall'alto è un quadrato e in cuspide un taglio brillante».

Il bianco, la luce e il bagliore sono il filo conduttore della presentazione dei sette tagli di diamanti dai sei ai dieci carati. Quelli proposti dalla Mantini sono diamanti nelle sfumature del giallo, brown e orange per movimentare il design essenziale del gioiello ed esaltare la pietra preziosa. Ma trionfa anche il Blu Balestra, indossato da quattro modelle che sfilano tra gli ospiti con gli abiti della collezione presentata da Renato sulle passerelle di Alta Roma 2013.

Gli ospiti, appunto. Molti personaggi del cinema, della fiction, dello sport e dell'imprenditoria e tra di loro c'è l'attrice americana Margo Martindale, che ha lavorato in tanti film di successo accanto a divi di Hollywood come Tom Cruise o Sandra Bullock. In esclusiva per lei Renato Balestra ha disegnato il bozzetto di un magnifico abito da sera, fermato sulla spalla da una spilla brillante. Naturalmente, blu.

Impazza la contessa Marta Marzotto, avvolta da un fantasioso caftano fiorato, venuta con l'amico Haim Shuvall. C'è anche il campione di pugilato Vincenzo Cantatore e poi Francesca Chillemi, Eliana Miglio, Mia Benedetta, Daniela Alviani, Nathalie Rapti Gomez, Fabiana Cutrano, Donatella Finocchiaro, Milena Miconi, Francesca Figus, Giulia Elettra Gorietti, Lorella Landi.
Non manca uno spazio per la beneficenza.

Gli invitati possono fare un'offerta per l'ospedale «Bambino Gesù» e bere champagne da uno dei 250 calici in cui è immersa una pietra.

Preziosa? Una sola è un brillante da un carato e un gemmologo convocato per l'occasione le esamina tutte una ad una, per riconoscere e certificare quella davvero preziosa e offrirla al vincitore. «Ho deciso di realizzare questa iniziativa - spiega la Mantini- anche per incentivare l'artigianalità italiana legata al design e alla moda che ha bisogno di vetrine importanti e un'iniezione di fiducia».

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