"I pusher vanno integrati". Bufera sul neo-sindaco dem di Pesaro

Le dichiarazioni del primo cittadino indignano il centrodestra: "Non si può tendere la mano a chi vende la morte". Lui però replica: "Mie parole strumentalizzate, illegalità va contrastata"

"I pusher vanno integrati". Bufera sul neo-sindaco dem di Pesaro
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I pusher "vanno integrati nel mondo del lavoro". A soli quindici giorni dalla sua elezione, il nuovo sindaco dem di Pesaro, Andrea Biancani, è già finito tra le polemiche. A costargli reazioni indignate e critiche dal centrodestra sono state alcune sue dichiarazioni sulla situazione al parco Miralfiore, dopo il recente ritrovamento del corpo di un 44enne pesarese, morto per presunta overdose. Intervistato dal Resto del Carlino e interpellato in particolare sulle contromisure da adottare, il primo cittadino ha risposto: "Se ci sono gli spacciatori è perché esistono le persone che comprano la droga. I pusher non hanno nulla da perdere, spesso sono stranieri. Vanno integrati nel mondo del lavoro perché occorre recuperare queste persone che vivono nell’illegalità". Tanto è bastato a scatenare la bufera.

"Sullo spaccio di droga dal neosindaco Biancani parole sconcertanti ed inquietanti. In che mondo vive un politico esperto che da neosindaco, di fronte a cittadini che si lamentano da anni, invece del contrasto allo spaccio a cielo aperto si lancia in dichiarazioni di buonismo, di tolleranza e di integrazione sconfessando persino quelle azioni fatte fino ad ora sul tema sicurezza e sullo spaccio a Pesaro?", ha reagito a stretto giro la Lega, definendo le dichiarazioni del sindaco "un mix di ideologia e banalizzazioni che fa emergere una forte inadeguatezza di metodo e di visione di fronte al problema sicurezza e prevenzione". E la polemica è arrivata fino a Roma.

Anche l'onorevole Fdi Antonio Baldelli, infatti, ha criticato con decisione le parole attribuite dal primo cittadino, eletto col supporto del centrosinistra alla recente tornata delle amministrative. "Anche la sinistra pesarese sembra sposare il 'modello Salis'. È particolarmente grave quanto affermato dal sindaco a proposito dello spaccio di droga al parco Miralfiore e della volontà di voler 'integrare' gli spacciatori. Totalmente fuori luogo visto che neanche tre giorni fa è stato trovato il cadavere di un 44enne morto molto probabilmente a causa di overdose e per il devastante messaggio di impunità che lancia a tutta la comunità pesarese", ha affermato il parlamentare meloniano. E ancora: "Non si può tendere la mano a chi vende la morte. Il sindaco Biancani ha veramente un'idea strana, direi distorta, di legalità e sicurezza della città. Se questo è l'esordio, temo per il futuro prossimo di Pesaro. Ma spero in una seria riflessione".

Molto pungente e provocatoria, poi, la reazione del consigliere Marco Lanzi, della lista Pesaro Svolta: "La prossima proposta sarà quella di trovare ai pusher anche una casa in affitto a spese del Comune? Un pusher mediamente guadagna dalle 2500 euro al mese in su, quale lavoro intende offrire loro Biancani per integrarli e portarli sulla retta via?". Il sindaco Biancani si è però affrettato a respingere con decisione le critiche, accusando il centrodestra di aver strumentalizzato le sue parole e di averne stravolto il significato.

"Generalizzare e parlare di 'pusher da integrare' non riassume in pieno il mio pensiero, ma chi oggi si indigna rispetto alle mie parole, opportunamente strumentalizzate, ha un bel coraggio, facendo parte di forze politiche che hanno sempre urlato, con slogan populistici, di combattere l’illegalità ma che non hanno mai concretamente fatto nulla", ha replicato il primo cittadino, rivoltando la polemica contro il centrodestra che lo aveva criticato. "L'illegalità va contrastata, senza sé e senza ma. Ed è chiaro che chi spaccia va messo in carcere, questo non si discute. Ma il vero problema, che il governo non riesce a combattere, è la permanenza di queste persone in galera, che spesso si trovano a piede libero dopo pochi giorni, rendendo spesso vano tutto lo sforzo quotidiano delle Forze dell’ordine", ha proseguito l'esponente politico locale.

"Da parte mia, non scaricherò mai le responsabilità sugli altri e ritengo che serva un

confronto costante con tutti i soggetti coinvolti", ha aggiunto il sindaco e vice presidente del consiglio regionale, salvo poi lanciare stoccate al centrodestra e al governo sul tema dell'accoglienza e della sicurezza.

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