Caro Gianluigi,
avevo già affrontato questo tema, ma ci ritorno su tua sollecitazione, anche perché ci aspettano mesi in cui la tensione sarà altissima e il problema si ripresenterà, insieme alle consuete polemiche. Noi tutti abbiamo ormai capito che i movimenti pro-Pal sono alquanto eterogenei e comprendono al loro interno individui violenti e pericolosi, non soltanto gente che è mossa dal desiderio di mobilitarsi in favore della popolazione palestinese. Oltre a femministe, ecologisti, attivisti gay, a marciare in quei cortei, mescolati e mimetizzati, sono estremisti di sinistra, antisemiti, sostenitori dei terroristi islamici, soggetti che invitano alla lotta armata contro lo Stato e che, di fatto, sono andati allo scontro, lo hanno cercato, con le forze di polizia, tra cui si contano decine di feriti, pure gravi, in quanto la rottura delle ossa del bacino non è cosa di poco conto, ed è quello che ha subito un dirigente della Digos romana. Dunque, come dicevo, accadrà ancora quello che è avvenuto sabato scorso. Ravvisando concreti pericoli per l'ordine e la sicurezza pubblici le questure molto probabilmente vieteranno ancora talune di queste manifestazioni e allora la sinistra urlerà nuovamente allo scandalo, parlerà di violazione di diritti costituzionali, di abuso, di fascismo, di pugno duro del governo contro i cittadini che esprimono il loro pensiero e che protestano. Insomma, tale scelta verrà strumentalizzata per fare opposizione all'esecutivo, ma è ormai incontrovertibile che sussiste un conclamato rischio che questi cortei assumano una piega particolarmente brutale. E lo abbiamo visto con i nostri occhi. Le immagini parlano chiaro: gli individui a volto coperto, armati di bombe carta, bastoni, coloro che hanno divelto la segnaletica stradale per scagliarla contro gli agenti, avevano come obiettivo l'assalto del ghetto ebraico e non per distribuire caramelle, ne possiamo convenire tutti. Dovremmo ancora prenderci in giro e affermare che questi criminali non sono che bravi ragazzi che esercitano la loro legittima facoltà di esternare dissenso? Suvvia. Ma chi ci crede?
I progressisti blaterano di allarme fascismo, salvo poi difendere i fascisti veri, quelli che istigano all'odio razziale e alla violenza.
E prima o poi sarà necessario abbandonare ogni ambiguità e adottare una posizione netta, cosa che tuttora la sinistra si rifiuta di fare per evitare di scontentare i facinorosi antisionisti e antisemiti, quindi di perdere i voti dei nemici dello Stato e delle libertà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.