Migranti, la sparata di Sala: "Immagino un consolato Ue per gli immigrati"

Migranti e cambiamento climatico al centro dell'ultimo intervento di Beppe Sala a Milano. Per il sindaco del capoluogo lombardo servirebbe un consolato europeo per la gestione degli immigrati

Migranti, la sparata di Sala: "Immagino un consolato Ue per gli immigrati"
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Beppe Sala ha partecipato alla presentazione a Milano del libro di Giovanni Maria Flick, Un patto per il Futuro, e ha avuto modo di fornire la sua ricetta per il contrasto all'immigrazione irregolare. E così mentre l'Europa si blinda, il trattato di Schengen diventa carta vecchia e l'Unione europea ragiona sul rafforzamento dei confini esterni. il sindaco di Milano è orientato ancora su una gestione di inclusione indiscriminata. La stessa che i governi socialisti di sinistra stanno man mano abbandonando in nome di un più concreto approccio alla realpolitik che tuteli la sicurezza.

"Mi immagino un consolato Europeo che li gestisca", ha detto il sindaco di Milano parlando dei migranti, rispondendo a una provocazione del direttore de Il Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, padrone di casa dell'evento, secondo il quale "fra un po’ saremo noi a chiedere agli immigrati di venire in Italia". Ma in realtà questo è stato solo un passaggio di un lungo intervento fatto dal sindaco di Milano in linea con la politica che da due mandati porta avanti nella gestione della sua città, attirandosi molte critiche da parte degli stessi milanesi.

Nel corso dell'incontro, Beppe Sala ha confermato l'apertura di un bando del Comune di Milano per la ricerca di un "superesperto" di cambiamenti climatici. Una figura che verrà messa a reddito da Palazzo Marino con i soldi dei contribuenti: "A noi mancano due anni e mezzo e quindi non è che possiamo inventarcene di molte. Dobbiamo avere una capacità di fare le cose e di farle in maniera concreta. Quindi l'aiuto che stiamo cercando è un aiuto per concretizzare il nostro pensiero".

L'ideologia green, anche se interpretata in maniera talvolta creativa dalla giunta Sala, insieme all'inclusione indiscriminata degli stranieri, anche quelli irregolari, ha guidato l'azione della giunta in questi anni e oggi che l'operato del sindaco è sotto accusa per le continue esondazioni dei fiumi Lambro e Seveso, il sindaco scarica responsabilità su altri Comuni: "A nord di Milano si costruisce molto, sono territori molto antropizzati, quindi è una responsabilità collettiva".

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