Imu, ecco il nuovo salasso: 136 euro sulla prima casa, 1200 sulla seconda

Il gettito complessivo potrebbe superare a fine anno i 23 miliardi di euro. Un paio in più rispetto a quelli preventivati dal "salva Italia". Il Vaticano preoccupato per le scuole cattoliche

Imu, ecco il nuovo salasso: 136 euro sulla prima casa, 1200 sulla seconda

È l'ennesima stangata, l'ennesimo salasso, l'ennesima batasta. In arrivo una stangata per gli italiani dal pagamento del saldo dell’Imu: le famiglie dovranno pagare mediamente 136 euro per la prima casa, con punte di 470 euro a Roma; mentre per una seconda casa il saldo peserà mediamente 372 euro con punte di 1.200 euro nelle grandi città. Non c'è quindi da meravigliarsi, poi, se per le prossime festività natalizie la Confesercenti ha tracciato un quadro a tinte fosche: "Quello del 2012 sarà un Natale sotto il segno della parsimonia e dell’attenzione negli acquisti, a causa sia delle difficoltà dovute alla crisi sia sia dell’aumento dell’imposizione fiscale e per quello che riguarda il mese di dicembre dalla scadenza Imu".

Il gettito complessivo dell’Imu, tra prima e altre abitazioni, potrebbe superare a fine anno i 23 miliardi di euro. Un paio di miliardi in più dunque rispetto ai 21 che erano stati preventivati con il decreto "salva Italia". Stando a quanto emerge da un’analisi realizzata dall’Osservatorio periodico sulla fiscalità locale della Uil sulle delibere dei Comuni, pubblicate sul sito del ministero dell’Economia dal 10 al 28 Novembre 2012, l’Imu sulla prima casa - calcola la Uil - costerà, in media, 278 euro a famiglia con punte di 639 euro a Roma, 427 euro a Milano, 414 euro a Rimini, 409 euro a Bologna e 323 euro a Torino. Per le seconde case, invece, l’Imu peserà mediamente 745 euro con punte di 1.885 euro a Roma, 1.793 euro a Milano, 1.747 euro a Bologna e 1.526 euro a Firenze. Con il saldo di dicembre, le famiglie italiane dovranno pagare mediamente 136 euro per la prima casa con punte di 470 euro a Roma, mentre per una seconda casa il saldo peserà mediamente 372 euro con punte di 1.200 euro nelle grandi città. Dall'analisi delle delibere comunali, come spiega il segretario confederale della Uil Guglielmo Loy, emerge che 6.169 Comuni hanno pubblicato le delibere dell’Imu sul sito del ministero dell’Economia: "Il nostro studio non si basa su proiezioni ma su dati reali e, cioè, su un campione che rappresenta il 76,2% del totale dei Comuni italiani".

"Sarebbe molto grave se le scuole cattoliche dovessero chiudere", ha commentato il presidente della Cei Angelo Bagnasco a margine dell’XI Forum del progetto culturale. Il cardinale ha spiegato che "c'è preoccupazione soprattutto per la mancanza di contributi". A questo proposito, il presidente della Cei ha segnalato come urgente "quello che lo Stato sarebbe giusto riconoscesse non tanto agli istituti scolastici, quanto alle famiglie, che hanno diritto a scegliere per i propri figli l’istruzione che ritengono più idonea".

"Data la mancanza di questo contributo alle famiglie - ha proseguito - le scuole cattoliche si trovano in grandissima difficoltà. Sarebbe molto grave se dovessero chiudere, sia per i genitori, sia per l’intero sistema scolastico".

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