Inciucio, prove tecniche

Dovete sapere che a parere di Luciano Violante: 1) Il processo Andreotti non andava neppure celebrato, perché il piano politico non va confuso con quello giudiziario; 2) Sostenere acriticamente il Pool di Milano era un male, certi eccessi a lui non piacevano; 3) Il Procuratore capo di Santa Maria Capua Vetere, quello delle accuse alla famiglia Mastella, ha fatto un danno terribile all’immagine della Magistratura; 4) Le intercettazioni telefoniche non andrebbero pubblicate, dice pure Violante; 5) E le correnti togate hanno troppo peso; 6) La sinistra in Campania ha gravi responsabilità; 7) Berlusconi oltretutto ha il merito di aver sdoganato e calmierato la Lega. Eccetera. Il buon Luciano Violante, del resto, ha lasciato spontaneamente il Parlamento dopo 29 anni (non si è ricandidato) per lasciar spazio ai giovani. Traduzione: Luciano Violante vuol diventare presidente della Corte costituzionale. Tutto è finalizzato a quello. Già nel 2005 scrisse: «Il presupposto per la mia candidatura alla Corte costituzionale è costituito da un consenso largamente maggioritario del Parlamento, insistere sul mio nome ora produrrebbe divisioni».

Ora Violante vuol superare queste divisioni, e ogni sua mossa e ogni sua parola è finalizzata all’obbiettivo: come han sempre fatto dalle sue parti. Fonti sicure assicurano che le trattative sono in corso. Vi fidate? Io no. Vi piace? A me no.

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