La Innocenzi dopo la bocciatura: "Le tracce erano piene di errori..."

L'Espresso scova due sviste nelle tracce d'esame. E la santorina su Facebook grida allo scandalo: "Ogni storia ha i suoi risvolti comici"

La Innocenzi dopo la bocciatura: "Le tracce erano piene di errori..."

È la solita, vecchia scusa. Bocciato sì, ma per colpa del professore. Respinto sì, ma per colpa della tracce sbagliate. Giulia Innocenzi cerca di ridimensionare la figuraccia fatta all'esame di Stato scaricando le colpe sulla commissione che ha proposto le tracce per la prova scritta dell'esame richiesto dall'ordine per diventare giornalista. Ed è proprio contro l'Ordine dei Giornalisti che la santorina ha deciso di rifarsi dopo la sonora bocciatura.

Secondo la ricostruzione fatta dall'Espresso, le tracce sottoposte ai candidati durante l'esame di Stato dello scorso 15 ottobre erano zeppe di errori. "È il pubblico ministero stesso a decidere se convalidare o meno il fermo di alcuni sospetti", si legge nella traccia di cronaca giudiziaria che affida a un altro organo un compito che spetta, invece, al giudice per le indagini preliminari (gip). E ancora: la traccia di spettacoli non è da meno. Qui si registra una grossolana svista nella cronaca della morte di Carlo Lizzani. "Stacco la chiave", aveva lasciato scritto il regista prima di togliersi la vita. Nella traccia data dall'Ordine ai candidati è diventato: "Stacco la spina". I due errori servono alla Innocenzi per appigliarsi a una protesta infantile. Due semplici sviste che spingono la santorina a gridare allo scandalo e a denunciare il "misfatto" su Facebook: "Io sono stata bocciata. Punto. Mea culpa.

Ciò detto, leggere questo articolo mi ha fatto sorridere: nelle tracce dell'esame sono stati confusi pm e gip, c'erano nomi sbagliati e il biglietto d'addio di Carlo Lizzani è stato trascritto male. Il tutto sbianchettato per la pubblicazione online. Ogni storia ha i suoi risvolti comici".

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