Che ha combinato questa volta Silvio Berlusconi? Nel processo Rubybis, quello che vede imputati Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede per induzione e favoreggiamento della prostituzione, i pm chiedono di acquisire agli atti alcuni bonifici bancari effettuati dall’ex premier a favore della Minetti e delle gemelle De Vivo, abituali frequentatrici delle ormai famigerate cene di Arcore.
Certo presidente lei non ama passare inosservato. Fare un bonifico bancario non è il miglior modo per non lasciare traccia.
«Certamente. Ma io non avevo e non ho nulla da nascondere. Ho usato il bonifico bancario proprio perché si tratta di soldi trasparenti, totalmente tracciabili, come risulta dal rapporto Bankitalia».
La Procura di Milano continua le indagini e afferma che lei ha fatto dei versamenti bancari «sospetti» alla Minetti e alle gemelle De Vivo, che sono anche testimoni nel processo Ruby.
«Ci sono stati numerosi versamenti assolutamente non sospetti tra me e molte persone, alcune delle quali anche testimoni nel processo Ruby. Testimoni di nulla nella realtà dei fatti, perché nessuna di queste persone può testimoniare alcunché a mio carico. Mentre è assolutamente certo che queste stesse persone sono statedanneggiate da chi ha condotto le indagini che di loro ha dato immagini distorte con una violenza inaudita, con l’unico intento di danneggiarmi sul piano politico in Italia e all’estero».
La Minetti con quei soldi ha pagato gli avvocati. Lei lo sapeva?
«La Minetti mi ha chiesto un aiuto in un momento di difficoltà e io gliel’ho dato volentieri. Quando una persona amica in difficoltà chiede aiuto, non è necessario approfondire la destinazione. Comunque, quali altre risorse poteva avere la Minetti per opporsi in modo efficace a una così poderosa macchina giudiziaria, e pagare le parcelle degli avvocati per difendersi e far valere le proprie ragioni, dopo che era stata coinvolta in modo così clamoroso in una vicenda assurda, con accuse costruite sul nulla?».
Per le gemelle De Vivo una parte del denaro è stata trattenuta dal padre. Lei lo conosce? E sapeva che l’avrebbe trattenuta?
«Non ho mai avuto il piacere di conoscere di persona il signor De Vivo. Ho però parlato a lungo con le due ragazze, che mi hanno messo al corrente di una situazione molto triste di indigenza in conseguenza di una incursione della magistratura nella loro vita familiare. A seguito di questa situazione drammatica, segnata anche dal suicidio di persona cara, ho ritenuto di non dovermi sottrarre alle richieste di aiuto economico che mi venivano rivolte».
Ma prima del processo Ruby lei aveva avuto occasione di aiutare queste persone?
«Certamente sì. Ma gli aiuti sono diventati ancor più necessari dopo l’intervento dei magistrati. Queste persone, dove mai avrebbero potuto trovare un lavoro dopo essere state coinvolte così pesantemente nello scandalo che è stato costruito contro di me e di cui sono state e sono solo vittime inconsapevoli?».
Da dove provenivano i soldi utilizzati per questi bonifici?
«Ovviamente da un mio conto personale».
Vi sono altri casi in cui lei ha aiutato persone in difficoltà?
«Innumerevoli, e continuerò a farlo. Avendone le possibilità, quando mi trovo di fronte a casi drammatici e toccanti, non esito a intervenire, sia nel caso di singole persone, sia nel caso di associazioni a scopo benefico».
Quelle ragazze meritavano dunque il suo aiuto?
«Senza dubbio. Tutte le mie ospiti che hanno avuto l’unica colpa di essere invitate a cena dal presidente del Consiglio sono state travolte da una colossale operazione di linciaggio mediatico. Sono state esposte al pubblico ludibrio, inducendo giornali, tv e siti internet a classificarle come escort. Il risultato è stato per tutte loro disastroso. È venuta meno per loro qualunque possibilità di lavoro. Addirittura qualcuna si è vista licenziare il padre e la madre. C’è persino chi ha dovuto chiudere un esercizio commerciale. Mi sono sentito e mi sento in dovere di sostenere queste persone con un aiuto concreto e continuativo. Come potrebbero cavarsela altrimenti?».
Ma perché è così pericoloso avvicinarsi a Berlusconi?
«Perché sono una persona libera che ha il coraggio, e la
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