"Io estremista islamico? Sì". Chiesta l'espulsione per l'imam di Bologna

Zulfiqar Khan inneggia al jihad e si dichiara estremista islamico perché questo vuol dire "seguire i fondamenti"

"Io estremista islamico? Sì". Chiesta l'espulsione per l'imam di Bologna
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Il riacutizzarsi delle tensioni in Medioriente dopo il 7 ottobre 2023 ha nuovamente alzato l'allarme terrorismo in Italia e in Europa. Un allarme, comunque, mai sopito che tiene sul chi va là le intelligence nel tentativo di intercettare qualunque minaccia alla sicurezza. Mentre si alza la soglia di attenzione sugli arrivi degli irregolari, per evitare che possibili soggetti radicalizzati possano entrare in Europa con scopi pericolosi, si effettuano anche maggiori controlli e interventi sui soggetti già presenti sul territorio.

Tra i quasi 1800 rimpatri effettuati dall'inizio dell'anno, ha spiegato pochi giorni fa il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, "sono stati eseguiti 77 provvedimenti di espulsione per motivi di sicurezza nazionale, per rischio di radicalizzazione o estremismo e che dall'inizio dell'anno in corso sono state già eseguite 34 espulsioni proprio gli stessi motivi". Ed è proprio in questo contesto che si inseriscono le interrogazione parlamentari, una alla Camera e una al Senato, dell'onorevole Sara Kelany, responsabile del dipartimento immigrazione di Fratelli d'Italia, e di Marco Lisei, senatore dello stesso partito, incentrate sulla figura dell'imam di Bologna, Zulfiqar Khan.

I parlamentari si sono rivolti al titolare del Viminale informandolo dei trascorsi del soggetto, di origine pakistana, conosciuto da tempo per le sue posizioni antisemite, anti-israeliane, anti-americane e ostili nei confronti dei Paesi europei. Si è fatto anche notare per il "sostegno ad organizzazioni terroristiche come Hamas ed Hezbollah, pronunciate pubblicamente, in particolare durante i sermoni trasmessi sulla pagina Facebook del centro islamico Iqraa e visibili da tutti". Nella loro interrogazione, Kelany e Lisei riportano anche qualche esempio per spiegare meglio chi sia l'imam di Bologna e mettendo in evidenza la pericolosità della sua opera nel nostro Paese per la sicurezza nazionale.

Il 23 febbraio 2024, infatti, Khan nel suo sermone inveiva contro chi si schiera con America e Israele, che "farà una brutta fine". E ancora, il 12 aprile di quest'anno, rivolgendosi ai fedeli, dichiarava: "Perpetrate il jihad contro questi bugiardi, questi assassini". E ancora: "Lottate contro chi comincia a lottare contro di voi". Il 19 aprile 2024, lo stesso, in un nuovo video pubblicato sui social, invocava "quel castigo che stiamo aspettando che viene da parte di Allah, con le mani di Hamas e Hezbollah". E dichiarava, con orgoglio, che "se qualcuno dice a me ‘sei estremista islamico’ dico sì perché estremismo vuole dire seguire i fondamenti". E solo pochi giorni fa, proseguono gli epsonenti di FdI nella loro interrogazione, in un sermone l'imam "definisce gli omosessuali 'un gruppo che Allah castigherà con un castigo molto forte'".

E queste, spiegano, sono solo una parte delle dichiarazioni che l'imam ha esternato pubblicamente nei suoi sermoni, a Bologna così come in altri centri di aggregazione islamici del Paese. "Ha pubblicato sui suoi social a più riprese immagini di mujahiddin armati e a volto coperto, ritratti in preghiera o nell’atto di puntare armi contro obiettivi civili", proseguono Kelany e Lisei, che concludono l'interrogazione chiedendo "se il Ministro sia a conoscenza di quanto esposto e abbia intrapreso o intenda intraprendere azioni a riguardo".

È necessario, dicono ancora i due parlamentari, "assicurare la sicurezza monitorando chi, nei luoghi di aggregazione o sul web, propaga idee estremiste o volte a incentivare la violenza e il terrorismo, eventualmente prendendo provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale".

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