Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.
L’attualità questa settimana ci spinge fuori dal Palazzo della politica, lontano da La Buvette del Parlamento. L’attualità ci porta a parlare del conflitto sanguinoso che si sta consumando in Medioriente. I casi di antisemitismo, di odio, di difesa dei miliziani di Hamas che stiamo vedendo nel nostro Paese ci impongono una riflessione.
Chi alimenta la rabbia e fomenta le piazze? Sicuramente alcune associazioni insieme ai partiti politici come Rifondazione Comunista, ma anche i centri sociali e i movimenti di occupazione che pullulano di stranieri. Extracomunitari di fede islamica che non si fanno problemi ad usare il Corano come scudo. Sì, il libro sacro – a loro dire – giustifica gli assassini brutali commessi da Hamas. “Allah non punisce chi uccide per difesa, e loro si stanno difendendo!” ci ha detto più di un fervente musulmano. Così, incuriositi, armati del nostro microfono siamo andati nella Grande Moschea di Roma per cercare di capire cosa ne pensano i musulmani di quello che sta accadendo tra Israele e Hamas. Le risposte sono davvero sorprendenti.
*ASCOLTA IL PODCAST CON LE FRASI CHOC DI ALCUNI MUSULMANI*
Molti di loro si rifugiano dietro la Sura due che, nel versetto 190 parla di morte. Recita così: "Combattete per la causa di Allah contro coloro che vi combattono... uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati. Combatteteli finché non ci sia più persecuzione e il culto sia reso solo ad Allah".
Vi rendente conto? Parole forti, di morte, di uccisioni in nome di Allah. Molti di voi potranno dire “beh, anche la Bibbia parla di morte. Fratello che uccide fratello, Padre pronto a sacrificare il figlio. Sodoma e Gomorra etc etc…” ma c’è una differenza sostanziale: quello è l’antico testamento. Il nuovo, quello che racconta la venuta del Messia, di Gesù, riconosciuto dal cristianesimo, parla di amore. “Porgi l’altra guancia, ama il tuo prossimo come te stesso…” altro che morte. Non è una lezione di catechismo, sono fatti.
L’Islam, lo ricordo, è nato molti secoli dopo la venuta di Gesù Cristo. Secoli in cui i primi cristiani diffondevano la Parola fatta di pace, non di guerra. Non come l’Islam che, invece, non ha bisogno di molte interpretazioni. Ed è proprio in nome di Allah che molti musulmani uccidono gli “infedeli” e, molti di loro, li giustificano proprio come successo fuori dai cancelli della Grande Moschea di Roma.
Abbiamo chiesto aiuto
all’Imam chiedendo (rigorosamente tramite mail) di spiegarci alcuni passi del Corano e alcune affermazioni dei suoi fedeli ma, purtroppo, nessuno ci ha mai risposto. Siamo sempre disponibili per ulteriori chiarimenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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