"Sconcertanti le critiche alle scelte Ue". Mattarella al forum di Cernobbio

Al Forum di Cernobbio il Capo dello Stato sottolinea come per l'Italia gli interessi sul debito pubblico pagati siano come quelli di Francia e Germania messi insieme. Poi l'invito a "completare" l'Europa

"Sconcertanti le critiche alle scelte Ue". Mattarella al forum di Cernobbio
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La tre giorni del Forum Ambrosetti a Villa Este di Cernobbio si apre con un intervento in video-collegamento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, al workshop Teha, afferma che abbattere il debito pubblico sia una "necessità ineludibile", spiegando che "sul fronte del debito l'Italia ha pagato più interessi di quelli pagati insieme da Francia e Germania, eppure è un pagatore affidabile" e aggiungendo che l'andamento dei tassi è "un termometro opinabile". In ogni caso molta strada resta da fare "per dare razionalità a un mercato dei titoli pubblici che tenga conto anche della situazione della ricchezza delle famiglie", sottolinea. Una "dimensione europea prosegue potrebbe costruire verità. Non un invito a trascurare il debito, che è necessario abbattere, ma invito a completare l'edificio finanziario europeo".

Il nostro Paese, insomma, resta un "debitore onorabile con una storia trentennale: gli avanzi statali primari annui e con un debito pubblico cresciuto in larga misura dal 1992, principalmente a causa proprio degli interessi". Ed è anche per questo motivo che Mattarella invita a non avere paura di fare le "riforme, di guardare avanti, di immaginare un Europa sempre più perfezionata nella sua architettura e sempre più inclusiva di quei popoli come quelli dei Balcani occidentali che aspirano da tempo di partecipare a questa avventura". Quella stessa Unione Europea, tuttavia, resta un'"incompiuta". Ma il pensiero va comunque alle "recenti lucide scelte dalla commissione von Der Leyen a seguito della pandemia". Si tratta di decisioni "di discernimento significative" sfociate nelle "politiche coraggiose sul debito con Next Generation Ue".

Ricordando come il Forum Ambrosetti abbia aiutato l'Italia in questi decenni a confrontarsi con le realtà di un mondo sempre più connesso e in competizione, "a ragionare su una dimensione globale e a comprendere quali le opportunità per un Paese come il nostro", il Presidente della Repubblica ha fatto poi riferimento alle critiche alle decisioni europee che ha definito "a volte sconcertanti, quando derivano quando da protagonisti che hanno preso parte in questi passaggi, con decisioni trasparenti e partecipate". Il vincolo esterno deriva dalle regole o dal debito? A questa domanda posta dalla stessa prima carica dello Stato, Mattarella replica che si tratta di mettere a sistema nell'Unione europea "quanto oggi affidato alla sola Banca centrale europea".

Infine, l'invito a combattere contro gli spettri del passato: "Nella pubblica opinione si riaffacciano, sono presenti, spinte che immaginano, senza motivo, un futuro frutto di nostalgie di un passato che ci ha riservato, invece, spesso, tragedie". Per questo motivo tocca alle forze della società civile, nella loro interezza, "essere consapevoli che difendere il quadro della civiltà in cui vivono, e che contribuiscono a definire, è compito che non soltanto li interessa ma li riguarda".

L'inquilino del Quirinale ricorda come la storia dell'integrazione europea stia a testimoniare come un quadro di libertà, giustizia sociale e aspirazione alla pace "esprima valori destinati a prevalere sui disvalori dell'egoismo, della contrapposizione, del razzismo, della violenza, dell’odio, della guerra. Con fermezza, con determinazione, proseguiamo su questa strada", ha concluso.

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