Via libera all'Italicum dalla commissione Affari Costituzionali, che ha approvato il testo di riforma della legge elettorale senza emendamenti, cioè con la soglia per il premio di maggioranza fissata al 35%. La palla passa ora all'Aula della Camera che inizierà l'esame già oggi a partire dalle 13. Le proposte di modifica frutto dell'accordo dei giorni scorsi tra Renzi e Berlusconi saranno quindi presentate direttamente in assemblea.
Il varo della riforma non è però andato avanti senza ostacoli, con i deputati del Movimento 5 Stelle che protestano impedendo alla Commissione di riunire l'ufficio di presidenza. Tra urla e spintoni, i grillini hanno occupato i banchi e con una sorta di catena umana hanno bloccato l'uscita dei parlamentari appartenenti agli altri gruppi dalla sala. Con gli esponenti del Pd Nico Stumpo ed Emanuele Fiano sono quasi venuti alle mani tanto che è stato necessario l’intervento dei commessi. La situazione è ancora incandescente. La protesta dei grillini prosegue.
"Il voto sul testo base dell'Italicum è illegittimo", dice Alessandro Di Battista, deputato del M5S, secondo cui si si è svolto "un voto blitz" per dare mandato relatore di portare il testo in aula senza emendamenti. Secondo i deputati grillini, che hanno partecipato in massa alla seduta della commissione (da regolamento anche chi non ne fa parte può assistere ai lavori) "non è stato possibile il rinconteggio dei voti ed è stato impedito ai membri dell'organo parlamentare di svolgere le normali dichiarazioni di voto". A criticare il metodo di licenziamento dell'Italicum dalla Commissione c'è anche il Nuovo centrodestra, secondo cui bisognava "sanzionare l'interruzione di pubblico servizio": "È gravissimo che il presidente Sisto per arrivare al fine non abbia rispettato le regole della Commissione", dice Enrico Costa, capogruppo di Ncd in commissione Affari costituzionali della Camera, sottolineando che "non c'è stato permesso di svolgere le normali dichiarazioni di voto".
Nel tardo pomeriggio il deputato M5S Danilo Toninelli ha annunciato che il Movimento intende presentare ricorso alla Corte Costituzionale sollevando il conflitto di attribuzione contro il presidente della Camera Laura Boldrini e dei presidenti delle commissioni Affari Istituzionali e Giustizia. "Questa mattina in commissione Affari costituzionali è stata commessa" - ha dichiarato Toninelli in conferenza stampa - "una violazione procedurale senza precedenti.
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