L’Euroflop del Terzo Polo spinge i centristi alla fuga. È corsa verso Forza Italia

Letizia Moratti: "Per noi si è aperta una prateria". In arrivo big come Gelmini ed Enrico Costa

L’Euroflop del Terzo Polo spinge i centristi alla fuga. È corsa verso Forza Italia
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Un pacchetto di 1 milione e mezzo di voti su cui Forza Italia lancia l’opa. Il flop elettorale alle Europee dell’ex Terzo Polo (Italia Viva e Azione) accende le mire di Tajani su una fetta di elettori, 882mila per Stati Uniti d’Europa e 784mila per Azione, andata ai partiti di Renzi e Calenda. Un 7 % pieno, che proietterebbe Fi sotto la soglia del 20%. Dall’ex Terzo Polo è partita la fuga verso Forza Italia. Un dato. Da domenica notte, il telefonino di Fulvio Martusciello, capodelegazione Fi a Bruxelles e rieletto con oltre 100mila preferenze, squilla senza sosta. C’è la fila di sindaci, amministratori e consiglieri regionali pronti a salutare Renzi e Calenda per abbracciare gli azzurri. Peppe Russo, ex consigliere regionale e fino pochi mesi fa segretario provincia Azione di Napoli, sarebbe il primo della lista a passare in Fi. In seconda battuta toccherà a consiglieri regionali e sindaci. Il progetto della casa comune al centro è praticamente sepolto dopo il risultato delle Europee. Dalla Campania alla Liguria. Il consigliere regionale di Azione, Pippo Rossetti, si è astenuto sulla mozione di sfiducia al governatore Giovanni Toti. Da Fi notano: «è un primo segnale di avvicinamento al nostro progetto».

Chi crede nell’Opa azzurra su Calenda e Renzi è l’ex sindaco di Milano, Letizia Moratti, neoletta parlamentare europea con Fi. Moratti, che alle scorse elezioni comunali è stata la candidata sindaco del Terzo Polo, si pone come l’alfiere di Fi per intercettare il voto di Azione e Stati Uniti d’Europa: «Con Azione e Stati Uniti d'Europa che non hanno superato lo sbarramento si è aperta una prateria per i moderati. La sinistra è già a caccia dei voti dei riformisti. Penso che Forza Italia abbia molte più possibilità di quante ne abbia il Pd. Lo dico con grande rispetto, perché Elly Schlein ha fatto un'ottima campagna elettorale, però ha fatto una campagna che ha eroso i voti dei 5 Stelle, e che quindi l'ha spostata ulteriormente a sinistra. Credo sia difficile per liberali e riformisti identificarsi in un Pd ulteriormente spostato a sinistra. Così come credo sia molto più facile che lo possa fare Forza Italia».

La missione è partita. Anche in Parlamento è iniziata la campagna acquisti. Si paventa l’ipotesi di un rientro degli ex azzurri Gelmini e Carfagna. Per ora il veto azzurro riguarderebbe solo Carfagna. Mentre la strada è spianata per Gelmini. Un altro ritorno potrebbe essere quello di Giusy Versace che però al Giornale nega. Ed infine si attendono le decisioni di Enrico Costa, in sofferenza con Calenda, pronto a valutare l’opzione forzista.

In Stati Uniti d’Europa per ora Renzi tiene compatto il gruppo parlamentare. L’unica eccezione riguarda Luigi Marattin che potrebbe seguire Costa in un’eventuale avventura azzurra. Le trattative sono ufficialmente aperte.

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