L'affondo di Meloni su De Luca: "Fondi di coesione usati per la festa del fagiolo e della patata"

Il presidente del Consiglio punta il dito contro il governatore della Campania: "Mi chiedo se la rassegna della zampogna e la festa del caciocavallo siano le priorità. Spendere in modo più strategico può dare risultati migliori"

L'affondo di Meloni su De Luca: "Fondi di coesione usati per la festa del fagiolo e della patata"
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Non si placa lo scontro a distanza tra Giorgia Meloni e Vincenzo De Luca, protagonisti di un recente botta e risposta sul progetto dell'Autonomia differenziata portato avanti dal centrodestra. L'ultima bordata è stata sganciata dal presidente del Consiglio che, intervistato da Bruno Vespa nell'ultima puntata di Porta a porta su Rai 1, ha puntato il dito contro il governatore della Campania che dal suo canto aveva accusato il governo di aver insultato il Sud. La frecciatina di Meloni arriva dopo l'invito che nei giorni scorsi aveva rivolto al presidente di Regione: concentrare le proprie forze nel lavoro piuttosto che in proteste show a favore di telecamere.

La nuova staccata del capo dell'esecutivo è incentrata sull'uso dei Fondi di coesione da parte della Regione Campania: nello specifico la critica è quella di aver dato spazio ad attività che magari potevano essere sacrificate a vantaggio di altri interventi di urgenza e che avrebbero potuto rispondere alle reali esigenze dei cittadini campani che da tempo devono fare i conti con diverse difficoltà.

"Se uno andasse a guardare come sono stati spesi i soldi della Coesione in Campania io qualcosa di caruccio l'ho trovato: la festa del fagiolo e della patata, la sagra dello scazzatiello, la rassegna della zampogna, la festa del caciocavallo podolico...", è stato l'affondo di Meloni. Che, di fronte a uno scenario del genere, si è domandata "se queste siano le priorità". Inoltre il presidente del Consiglio, senza rinunciare a un tono polemico, ha fatto notare che "spendere i soldi in modo più strategico può dare risultati migliori".

In tutto questo non è passato inosservato il silenzio assordate che arriva dal Partito democratico, che non è riuscito ancora a trovare la strada per prendere le distanze e condannare le parole pronunciate da De Luca. Il governatore si era rivolto a Meloni al suono di "stronza", un termine che diventa ancora più inopportuno se pronunciato da un rappresentante delle istituzioni (in particolar modo se indirizzato a una donna). Eppure Elly Schlein, sempre attenta alle questioni di stile e al rispetto del mondo femminile, ha preferito rifugiarsi in un silenzio che mette in mostra non solo il doppiopesismo ma anche quanto siano inconsistenti certe battaglie evidentemente solo di facciata.

Non a caso la stessa Meloni, sempre a Porta a Porta, si è detta molto colpita dal silenzio di Schlein sulle dichiarazioni e sui metodi messi in atto da Vincenzo De Luca per rivendicare la sua lotta contro l'Autonomia

differenziata. "Gente che fa lezioni di morale e poi non si assume le responsabilità non mi convince", è stata la sferzata del presidente del Consiglio contro il moralismo di chi poi non è conseguente nei fatti.

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