La soglia di attenzione è alta: si teme che il nostro Paese possa subire una serie di ripercussioni negative in seguito a determinate scelte della Banca centrale europea. A lanciare l'allarme è stato Guido Crosetto, che senza mezzi termini ha messo in luce i pericoli all'orizzonte che l'Italia potrebbe correre: "Le condizioni economiche del Paese rischiano di peggiorare se verranno a mancare le 'tutele esterne' che hanno aiutato negli ultimi anni". Il riferimento è alla decisione della Bce di cambiare politica sugli acquisti dei titoli di Stato europei.
L'allarme di Crosetto
Il ministro della Difesa ha infatti annotato che la misura è stata intrapresa in un momento drammatico che l'Unione europea sta attraversando da mesi. Per condizioni esterne si intendono tassi, inflazione e allentamento dei parametri che in passato sono state ritenute positive, con la Bce che ha "costruito un grandissimo ombrello sulle emissioni dei titoli". Ora invece Crosetto, intervistato da La Repubblica, ha denunciato "il cambio repentino di politiche della Banca centrale".
A suo giudizio una situazione del genere rischia di avere un effetto "particolarmente negativo" sul nostro conto. Nella pratica ha sottolineato che senza inflazione e tassi non solo l'economia avrebbe potuto beneficiare di maggiori investimenti, ma ad esempio "si sarebbe scongiurato l'aumento delle accise sulla benzina o il taglio della rivalutazione di alcune pensioni". Per Crosetto, considerando l'attuale quadro, "non c'era alcuna ragione per una stretta".
Tra l'altro il ministro della Difesa non ci ha girato attorno e ha posto l'attenzione sul fatto che "alcune decisioni provocano effetti negativi perché amplificano la crisi". Da un recente sondaggio del Financial Times è emerso che, in seguito all'aumento dei tassi e al minor acquisto di titoli di Stato, l'Italia potrebbe essere il Paese dell'Eurozona più esposto a una crisi del debito. Come scritto da Marcello Astorri su ilGiornale in edicola oggi, è stata così rispolverata l'etichetta di anello debole dell'economia europea.
Lo scostamento di bilancio
Comunque, al di là di tutte le difficoltà del caso, occorre continuare a muoversi per sostenere economicamente le famiglie e le imprese. In tal senso Crosetto non ha chiuso a priori la strada dello scostamento di bilancio: "Prenderemo atto di quello che accadrà nella consapevolezza che non abbiamo la stessa possibilità di indebitamento che hanno avuto Draghi o Conte, né i tassi bassi che ha avuto Renzi".
La priorità assoluta resta quella di intervenire "anche sulle situazioni di debolezza e di povertà eccessive per non farle tradurre in drammi familiari".
Il ministro della Difesa ha infine pronosticato un ulteriore aumento dell'inflazione nelle prossime settimane, facendo sapere che nelle prossime settimane si valuterà un nuovo decreto contro il caro bollette: "Al momento i prezzi del gas stanno calando perché dicembre è stato un mese più caldo del previsto, la speranza è che calino ancora. Vedremo a marzo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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