Il disco rotto di Landini: "Il governo alimenta il conflitto"

Maurizio Landini, al corteo organizzato dalla Cgil per la pace in Palestina, attacca il governo Meloni colpevole di "cercare lo scontro"

Il disco rotto di Landini: "Il governo alimenta il conflitto"
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“Siamo qui anche per difendere il diritto a manifestare. Perché quello che è avvenuto nel nostro Paese non deve più avvenire”. Il segretario della Cgil Maurizio Landini, dal corteo per la pace di Roma, scagiona i poliziotti “che sono lavoratori come gli altri” e attacca il governo che “sta cercando di alimentare un conflitto e uno scontro”.

Gli organizzatori del corteo, la Cgil e le associazioni AssisiPaceGiusta e Europe for Peace, chiedono, infatti, il cessate il fuoco a Gaza e la pace in Medioriente, ma sono in piazza anche per rivendicare la libertà di manifestare pacificamente. “Il governo, che ha un nome e un cognome sta facendo un gesto di irresponsabilità: perché di fronte al malessere che c'è nel nostro Paese chi governa deve saper ascoltare e confrontarsi, quello che non sta facendo, anche con le organizzazioni sindacali”, sentenzia Landini. E così, tra decine di studenti universitari di Uds che sfilano con striscioni con slogan tipo: "Stop al genocidio, voi i manganelli noi la pace", campeggia in bella mostra anche lo di Flc Cgil che recita: "I manganelli sono un fallimento, libertà di espressione e di manifestazione". Landini mette, dunque, in evidenza la trasversalità della manifestazione e dice: “Qui non c'è solo la Cgil ma tutte le associazioni che in questo anno hanno riempito le piazze per la pace. Credo sia molto importante la risposta che c'è oggi, come si può vedere c'è una domanda di pace". Il corteo, che va da piazza della Repubblica ai Fori Imperiali, vedrà anche la partecipazioni di attori e cantanti come Elio Germano e Fiorella Mannoia.

L’obiettivo dichiarato dei manifestanti è fermare il massacro del popolo palestinese e chiedere la liberazione degli ostaggi. “La condizione è che vengano applicate le direttive dell'Onu a partire da due popoli, due stati", spiega Landini che chiede una conferenza di pace per fermare il conflitto e aggiunge: “Quello che sta facendo Netanyahu è contro il proprio popolo israeliano”. Landini non ha dubbi:"Ci sono 1.500 camion pieni di aiuti umanitari che sono bloccati e che non li fanno entrare...cessare il fuoco e dare gli aiuti è la condizione necessaria. Per questo siamo oggi in piazza a manifestare e pensiamo di non fermarci per questo obiettivo deve essere realizzato". L’ex premier Massimo D’Alema, presente alla manifestazione promossa dalla Cgil, smorza le polemiche che “sono prive di senso perché se chi le promuove fosse d'accordo nel cessate il fuoco sarebbe qui con noi con le loro bandiere”.

D’Alema appare dispiaciuto perché “si è attenuato quel sentimento di solidarietà verso il popolo palestinese che aveva caratterizzato a lungo la politica italiana di tutti i colori". La manifestazione si è, poi, chiusa sulle note di Casa mia di Ghali e con il segretario della Cgil Maurizio Landini sul palco di via dei Fori Imperiali.

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