"Sto andando a Roma, sono felicissima". In queste poche parole è racchiuso il sentimento di una madre che per 20 giorni ha atteso sua figlia, rinchiusa un un carcere iraniano con accuse fumose. Elisabetta Vernoni non ha mai perso la speranza che sua figlia, Cecilia Sala, potesse tornare presto a casa. Dal 19 dicembre ha mantenuto il silenzio più totale sulla vicenda e non ha mai detto una sola parola in più nelle fasi di trattativa condotte dal governo. Ha chiesto il rispetto per il lavoro delle istituzioni e anche il silenzio stampa nelle fasi più delicate. E ora è una donna felice. "Sono contentissima, non riesco nemmeno a spiegare come mi sento. La mia vita inizia oggi. Il governo ha fatto un lavoro magnifico per liberarla", ha dichiarato al Corriere della sera poco dopo che era stata diffusa la notizia che Cecilia fosse in volo verso l'Italia.
Nessuno al di fuori delle autorità, della diplomazia e dei Servizi sapeva quando si era davvero vicini alla sua liberazione. Ma qualcosa alla signora Vernoni diceva che il momento in cui avrebbe riabbracciato sua figlia era vicino: "Mi immaginavo, forse meglio dire mi sentivo che eravamo vicini. Un’intuizione. Negli ultimi giorni ho avuto una sensazione forte, positiva". Una sensazione che aveva comunicato anche al compagno di sua figlia, il giornalista Daniele Raineri: "Ieri stavamo per fare un pacco con le sue cose da mandare a Teheran, ma poi ho guardato in faccia Daniele e gli ho detto 'ma no, non facciamo nessun pacco, perché tanto torna'".
È stato il premier in persona, questa mattina, a chiamarla per comunicarle la bella notizia perché, spiega, "mi aveva dato il suo numero di telefono e io me lo sono segnata in rubrica come 'GM'. Questa mattina ero al lavoro, in una riunione al San Raffaele, a Milano, e ho visto questa chiamata: 'GM'. Mi sono detta: 'Chi è che ho abbreviato in questo modo?'". Quando poi ha capito, si è ricordata chi fosse quella misteriosa sigla, il cuore è inevitabilmente balzato in petto, realizzando che "era Giorgia Meloni che mi dava la notizia più bella". Poco dopo è riuscita anche a sentire la figlia, in una "telefonata veloce".
Per farle riabbracciare sua figlia le è stato messo a disposizione un aereo speciale che da Milano in queste ore l'ha portata a Ciampino, dove alle 15.30 è previsto l'atterraggio. "Voglio ringraziare anche i giornalisti, voi, per il rispetto che avete portato", ha concluso la donna, in attesa finalmente di rivedere Cecilia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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