Leggero, sottile, superveloce l'iPhone 5 è già nel futuro

E allora quel che resta di Steve Jobs probabilmente è questo, l'ultimo vero passo oltre il fondatore con la perfeziona fatta telefono della sua grande Idea. Lui in fondo è il primo che ci ha pensato: fondere tutte le funzioni in una e mettersela in tasca. E adesso tocca a Tim Cook guardare avanti con l'iPhone5: il messaggio continua a coniugare prodotto e profitto, con il secondo conseguenza del primo. Insomma: in mezzo alla tecnoguerra totale, ecco l'ultimo nato. Atteso, preannunciato, anticipato (quasi tutto) sul web e (molto) sorprendente. Perché l'iPhone5 è un passo in più e perché nulla (ancora una volta) sarà come prima.

E dunque: ecco lo schermo a 4 pollici sempre più brillante, in formato 16:9 per facilitare la visione e l'utilizzo con una sola mano. Ecco i tre microfoni per parlare e sentire meglio e il connettore per la ricarica in formato ridottissimo, «perché dal 2003 non era mai cambiato mentre il mondo sì». Urgerà l'adattatore, già disponibile. L'iPhone5 supporta le reti Lte o 4G che dir si voglia, ovvero viaggerà a grande velocità nel futuro della Rete - fino a 100 mega - con l'obbiettivo di essere compatibile con tutto il mondo.

E ancora c'è la fotocamera, spesso presa a paragone dalla concorrenza per dimostrare che in fondo il mito ha qualche crepa: stavolta parte da 8 megapixel per arrivare a fare foto panoramiche con un semplice strisciamento di dito. Foto da condividere con un semplice «tap». E non solo. E allora: iPhone5 non è il solito gioiello, ma è qualcosa di più, integrato con il mondo social e con Siri - il maggiordomo tuttofare - che parla finalmente anche italiano e sa tutto, anche di sport, cinema e ristoranti. Tutto grazie al nuovo sistema operativo iOS6, che permetterà per esempio di vedere mappe satellitari in 3 dimensioni e che manda in pensione Google, perché la guerra è la guerra.

Ma che importa: secondo le stime, nel primo weekend dalla sua uscita (il 21, poi il 28 in Italia, preordini già da questo venerdì) saranno venduti 8 milioni di pezzi, e chissà pure quanti iPod nano e iPod Touch presentati ieri con la nuova veste di iTunes, lo store online di musica, video e libri. Perché alla fine, finché il prodotto traina il profitto, non c'è partita.