Controlli, minori, espulsioni: la nuova linea del governo sui migranti

Il Cdm dà il via libera al decreto migranti, con espulsioni più veloci per gli "immigrati irregolari pericolosi". Potenziati i controlli sui visti di ingresso, aumentati i controlli di polizia

Controlli, minori, espulsioni: la nuova linea del governo sui migranti

Approvazione della Nadef, ma anche (e soprattutto) nuove misure su immigrazione e sicurezza con maggiori controlli, espulsioni più facili per chi delinque e più forze di polizia sul campo. "Oggi il governo ha approvato alcuni importanti provvedimenti". A esprimere soddifazione per l'esito del Cdm svoltosi in serata a palazzo Chigi è stata la stessa Giorgia Meloni. La riunione era infatti attesa proprio per la delibera di significative disposizioni, a partire dallo scottante tema migranti diventato oggetto di discussione e acceso confronto sia sul fronte interno, sia in Europa.

Il decreto migranti

Confermando le anticipazioni contenuta della bozza del dl, il governo ha dato il via libera al decreto legge che - tra le varie norme contenute - prevede la possibilità di svolgere più rapidamente gli accertamenti per verificare l'età del minore straniero non accompagnato, contrastando il fenomeno dei falsi minorenni. Gli accertamenti saranno sono autorizzati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Se l'età dichiarata non corrisponde al vero, lo straniero è condannato per falsa attestazione. La condanna per il reato di false dichiarazioni al pubblico ufficiale può essere sostituita dall'espulsione dal territorio nazionale. Sui minori "non deroghiamo alle tutele ma semplicemente viene previsto che in caso di rilevante afflusso e indisponibilità di strutture, il prefetto possa disporre la permanenza provvisoria per un periodo non superiore a 90 giorni nei centri ordinari". Inoltre "non vengono meno le tutele ed il trattamento differenziato per il sedicente minore", ha spiegato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, illustrando il nuovo decreto sull'immigrazione in conferenza stampa.

Espulsioni più rapide per i soggetti pericolosi

"Abbiamo approvato un decreto sicurezza che interviene in materia di espulsione di soggetti pericolosi, sono previsti potenziamenti dei controlli dei visti di ingresso in Italia, si interviene poi sulla reiterazione delle domande di protezione internazionale, viene prevista una procedura più semplificata", ha illustrato ancora il capo del Viminale. Il decreto interviene infatti in materia di espulsione di "soggetti pericolosi" prevedendo una rifinitura della normativa. Per quanto riguarda i lungo soggiornanti viene precisato che l'esplusione, quando ci sono "gravi motivi di ordine pubblico e di sicurezza dello Stato", possa essere decretata dal ministro dell'Interno. Secondo le nuove disposizioni, se lo straniero presenta una nuova domanda di protezione internazionale (domanda reiterata) durante l'esecuzione di un provvedimento di espulsione, il presidente della Commissione territoriale, in composizione monocratica, valuta preliminarmente e immediatamente l'eventuale inammissibilità della domanda reiterata di protezione internazionale. "In questo modo - segnalano fonti di governo - si contrasta la pratica delle domande di asilo pretestuose e dilatorie".

"Rendiamo più veloci le espulsioni degli immigrati irregolari pericolosi, introduciamo la piena tutela per tutte le donne e manteniamo quella per i minori ma con le nuove regole non sarà più possibile mentire sull’età reale", ha spiegato su Facebook il premier Meloni. Smentendo in toto alcuni rumors della vigilia, il nuovo decreto sui migranti ha infatti introdotto norme a tutela delle donne. Finora solo le donne in stato di gravidanza o le madri con minori venivano inserite subito nel sistema di accoglienza di secondo livello. Per tutte le altre, la normativa prevedeva lo stesso identico trattamento degli uomini adulti.

Incremento di polizia e forze armate

Il decreto sui migranti - si apprende - "corregge questa grave anomalia e garantisce a tutte le donne migranti, dunque non più solo a quelle in stato di gravidanza, l'accesso nelle strutture di maggiore tutela". Il decreto prevede inoltre l'incremento del personale delle Forze armate dell'operazione "Strade sicure" di ulteriori quattrocento unità, dall'1 ottobre al 31 dicembre 2023. Nello stesso provvedimento si prevedono più risorse a polizia e a vigili del fuoco: 5 milioni di euro per l'anno 2023 e 20 milioni di euro dal 2024 fino al 2030 per interventi a favore della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco. Il dl aumenta anche il personale di polizia da destinare presso le ambasciate e i consolati per potenziare le attività di controllo e di verifica del rilascio dei visti di ingresso. "Il personale delle forze armate dell'operazione "Strade sicure" verrà impiegato "non più in forma statica ma anche dinamica per esercitare al meglio la funzione operativa e di deterrenza nei contesti dove operano, come le stazioni ferroviarie", ha comunicato Piantedosi. Nel nuovo decreto sicurezza sono previste inoltre misure di sostegno per i Comuni interessati da consistenti e ravvicinati arrivi di migranti, come succede a Lampedusa.

"Nel 2023 +20-30% espulsioni rispetto 2022"

A margine della conferenza stampa, il capo del Viminale ha ribadito la linea del governo sul tema migranti, tornando a sottolineare l'importanza dell'apertura di nuovi Cpr. "Già quest'anno, a legislazione vigente, registriamo il 20-30% in più di espulsioni rispetto allo scorso anno.

L'espansione della rete dei Cpr è fondamentale: c'è bisogno di strutture di trattenimento, dove finiscono persone che hanno condizioni di pericolosità convalidate dall'autorità giudiziaria. Abbiamo ancora 4 anni di lavoro, confidiamo che i numeri delle espulsioni saranno crescenti", ha affermato l'esponente di governo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica