"Non è la Calabria...". Majorino senza freni: insulti choc

In un intervento elettorale il candidato della sinistra in Lombardia disprezza la Calabria. Pronta la replica del governatore che lo mette subito a tacere

"Non è la Calabria...". Majorino senza freni: insulti choc

Ennesima figuraccia per Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinistra in Lombardia, sostenuto dal Pd con l'appoggio del M5s, che ancora una volta dimostra l'idea che ha realmente la sua coalizione dell'Italia. Ospite di una televisione locale, in un intervento in vista delle elezioni che si terranno in Lombardia il 12 e il 13 febbraio, il candidato ha offeso la regione Calabria con stereotipi inaccettabili, che hanno costretto all'intervento il governatore Roberto Occhiuto, che senza troppi giri di parole ha invitato quello che vorrebbe essere suo collega a cambiare mestiere.

"La Lombardia non è la Calabria"

"La Lombardia è il classico esempio di una Regione che deve tornare a ripartire, ad andare più velocemente. Regione Lombardia non è la Calabria, è una Regione che ha grandi potenzialità, un sacco di gente che si dà da fare, ha tante persone nel territorio impegnate in progetti sociali e culturali", ha detto Pierfrancesco Majorino. Dalle sue parole trasuda classismo e distanza dal mondo reale ed è forze questo il vero volto di questa sinistra che, almeno nelle intenzioni, sta cercando di riavvicinare a sé il popolo? Inevitabile la replica piccata di Roberto Occhiuto, governatore di quella regione così brutalmente denigrata dal candidato alla Regione Lombardia, in difesa sia dei suoi cittadini che del lavoro che si sta portando avanti per rilanciare la regione grazie alla volenterosità dei calabresi.

"È proprio scemo". Lo sfogo di Occhiuto

"Questo è proprio scemo… Ecco come simili personaggi disprezzano il Sud", ha esordito Roberto Occhiuto nel suo intervento su Facebook. A corredo del suo post. per spiegare di cosa sta parlando, il governatore della Calabria ha allegato proprio il video in cui Majorino pronuncia quelle parole: "Questo è un tale che si chiama Pierfrancesco Majorino, è candidato alla Regione Lombardia ma è soprattutto un cretino, perché non sa che anche la Calabria, come la Lombardia, ha tante opportunità, tante possibilità, e ha tante persone che vanno a lavorare e che meritano rispetto".

Quindi, l'affondo definitivo da parte di Roberto Occhiuto: "Meritano anche il suo rispetto, lui non lo sa perché evidentemente è proprio un cretino. Quindi, Majorino, come dicono i miei amici lombardi, lascia stare la politica, va a lavurà". Magra figura per il Pd e il M5s, che millantano di sostenere l'Italia, ma solo quella più comoda, a quanto pare. Comprensibili le proteste contro il suo intervento, per il quale si è scusato derubricandolo a "espressione un po' infelice".

Le reazioni della politica

Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia ha definito le parole di Majorino come "delirio propagandistico" durante il quale "discrimina una regione intera e svela il vero volto della sinistra: sostiene di essere contro l'autonomia differenziata, ma in realtà è il primo ad offendere quelle zone del Paese che più di altre meritano di ottenere slancio, occasioni e risorse, proprio grazie al provvedimento del centrodestra".L'esponente azzurra, quindi, prosegue: "Un candidato così è inadatto a governare la Lombardia, non solo per manifesta incapacità, ma anche perchè manca di rispetto alla Calabria, ai suoi cittadini e a tutti coloro che sono stati costretti ad emigrare al Nord per lavorare. Dimentica, il candidato della sinistra, che qui da noi ci sono tantissimi calabresi, tantissimi meridionali, che hanno fatto grande la nostra terra".

Alle parole di Licia Ronzulli si aggiungono quelle dell'eurodeputato di Fratelli d'Italia, Vincenzo Sofo, cresciuto a Milano da genitori calabresi: "Le dichiarazioni di Pierfrancesco Majorino sulla Calabria sono frutto di pregiudizi dettati da ignoranza. Per liberarsene lo invito volentieri a venire a visitare con me la Calabria affinché si renda conto dell'immenso patrimonio storico, culturale e umano di questa terra". Sofo sottolinea anche la scarsa lungimiranza politica di Majorino, anche lui ex eurodeputato: "Se Majorino fosse un politico lungimirante, capirebbe che lo sviluppo di questa regione, le cui potenzialità contrariamente da quanto dice sono enormi, dovrebbe essere una priorità della nostra nazione in primis per la posizione geografica che ricopre e che la rende un naturale perno dell'Italia nel Mediterraneo e in Africa, area dalla quale dipende il futuro economico e geopolitico del nostro Paese tutto".

Duro anche il commento del deputato FdI, Luca Sbardella, che mette in evidenza come "la solita sinistra radical chic si è incarnata nel candidato alla presidenza della Regione Lombardia Majorino, che oggi ha avuto parole di puro disprezzo, per non dire di razzismo, nei confronti della Calabria". Sbardella prosegue: "Nel disperato tentativo di raccattare qualche preferenza ha invece offeso i tantissimi meridionali residenti nella regione e i lombardi intelligenti che non possono certo pensare di eleggere uno come lui". La senatrice della Lega Tilde Minasi ha dichiarato: "Pierfrancesco Majorino, nell'usare la Calabria come termine di paragone negativo per esaltare l'eccellenza del suo territorio, ha mostrato la vera faccia degli esponenti della sinistra e del Pd, cosa ci sia dietro il loro finto buonismo e il 'politically correct', cosa pensino realmente di una parte dei loro connazionali, a cui infatti non hanno mai dedicato reale attenzione, se non solo a parole e in occasione delle tornate elettorali".

Quindi, la senatrice, ha aggiunto: "Ha anche dimostrato di non conoscere neppure la storia recente della Regione che vorrebbe andare a governare e la popolazione a cui si rivolge per chiedere il voto, composta in larga parte proprio da calabresi e figli di calabresi. A queste persone lui adesso si rivolge per chiedere di votarlo".

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