La Lombardia non tradisce: sta col Cav

La Lombardia non tradisce: sta col Cav

MilanoLombardia a tenuta stagna. Lombardia che brilla sulle altre regioni, conferma la fiducia alla coalizione di centrodestra e sospinge verso nuovi orizzonti il «rinato» Cavaliere di Arcore.
A un primo sguardo appare infatti chiaro come, vincendo nelle regioni chiave (Lombardia, Campania e Sicilia), Silvio Berlusconi porti a casa un risultato eccellente pur non avendo la maggioranza. L'asse Pdl-Lega Nord insegue la sinistra incassando il30,7 per cento delle preferenze. Ma proprio grazie agli ottimi risultati incassati nelle regioni chiave di cui sopra, Berlusconi, quando mancano poche centinaia di seggi, il Pdl ha almeno 115 seggi contro 113 che andrebbero alla coalizione Pd-Sel.
L'avevano definita «l'Ohio d'Italia» proprio per il numero di senatori in grado di assegnare e determinare così la governabilità o meno, invece è rimasta la solita vecchia Lombardia che non ha girato le spalle a Berlusconi e neppure alla Lega. Ancora una volta premiato nella sua Regione Berlusconi è stato capace, come nel 2006, di ribaltare da solo tutte le previsioni.
I sondaggi lo davano per spacciato e invece la coalizione di centrodestra è riuscita nell'obiettivo di sovvertire il risultato al Senato e di mitigare in qualche modo il grande arretramento della Lega (che ha dimezzato i suoi voti) grazie alla conquista della Lombardia. Giusto per avere un'idea della risposta dell'elettorato lombardo alla «chiamata di responsabilità» fatta da Silvio Berlusconi in ogni suo intervento pubblico ecco uno spaccato dei risultati a scrutinio in corso che giungono in redazione, attorno alle 22 mentre scriviamo.
Il centrodestra è in netto vantaggio al Senato in Lombardia quando sono state scrutinate le schede di oltre il 95 per cento delle sezioni. Pdl, Lega e alleati si attestano infatti al 37,7 per cento, il centrosinistra al 29,7 per cento. Il Movimento 5 Stelle è al 17,4 per cento, Scelta Civica al 10,8 per cento. Ma anche alla Camera il centrodestra è avanti, persino nella circoscrizione Lombardia 1 (Milano-Monza-Brianza) dove, quando sono state scrutinate le schede del 95% delle sezione, il centrosinistra si attesta al 30,9% e il centrodestra al 31,4. Il Movimento 5 Stelle ottiene il 20,16 mentre Scelta Civica il 12,50. Anche nella circoscrizione Brescia-Bergamo-Como-Lecco-Sondrio-Varese, il centrodestra ottiene il 40,2% contro il 25,1% del centrosinistra, il 18,26 del M5S e Scelta Civica il 12,40%. Nella circoscrizione Lombardia 3 (Pavia-Lodi-Cremona-Mantova) al 60% dello scrutinio il centrodestra è al 29,46%, il centrosinistra al 29,46, M5S 20,91 e Scelta Civica 8,64%. I dati delle elezioni politiche fanno ben sperare il centrodestra nella vittoria anche delle regionali.
Un'«ammissione di colpa» è arrivata in proposito anche dal segretario regionale lombardo del Pd Maurizio Martina: «Stiamo attendendo i dati definitivi, ma in Lombardia al Senato ci aspettavamo un distacco inferiore con il centrodestra - ha spiegato - in Lombardia il centrodestra ha tenuto, il dato del Pd è stato buono, ma c'è stata una difficoltà a livello di coalizione.
Per il governatore uscente della Lombardia, Roberto Formigoni «i primi risultati mostrano due dati incontrovertibili. Non c'è stato trionfo della sinistra che molti preconizzavano, al Senato il centrosinistra non vanta la maggioranza neanche insieme a Monti mentre alla Camera è in vantaggio solo di decimali. Non c'è stato un crollo del centrodestra - ha proseguito - e siamo vivi, vegeti e attivi.

Forse avremo la maggioranza al Senato, e comunque vinciamo in Regioni determinanti e soprattutto in Lombardia. Abbiamo sfatato una campagna fatta di calunnie, la gente ha confermato che preferisce votare con la testa e non con la pancia».

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