L'onorevole Aboubakar Soumahoro, che non è indagato e in alcun modo coinvolto nelle vicende di sua moglie e sua suocera, continua a svolgere il suo lavoro da deputato. Certo, i guai non mancano nemmeno per lui, che ora rischia il suo seggio in parlamento per la segnalazione della Corte d'appello di Bologna, che avrebbe rilevato criticità sui contributi ricevuti nella campagna elettorale per le Politiche del 2022. Lui si difende ma la commissione elettorale della Camera avrebbe avviato le procedure per la decadenza del deputato, confluito nel gruppo misto. Intanto, però, Striscia la notizia continua a indagare sul sistema cooperativo della sua famiglia e nel servizio andato in onda ieri, lunedì 13 novembre, ha raccolto la testimonianza di un ex dipendente Karibu, secondo il quale l'onorevole non poteva non sapere quello che accadeva nelle cooperative di sua moglie sua suocera.
"Abbiamo avuto il problema dei termosifoni, il problema dell'acqua calda per fare la doccia. Il cibo pure non bastava: c'erano giorni in cui non c'era cibo. Siamo esseri umani e non possiamo vivere così", ha spiegato, mettendoci la faccia, Sidy Traore, ex dipendente della cooperativa Karibu. Di tutto questo, però, il deputato ha sempre dichiarato di non sapere nulla di quanto facevano i suoi familiari ma, come è stato dimostrato, in quelle stesse strutture c'era la sede della Lega braccianti, il sindacato fondato proprio da Soumahoro. "Possibile che nessuno gli abbia mai detto niente?", è la domanda che si è posto l'inviato di Striscia la notizia, alla quale ha risposto, secondo la sua versione dei fatti, Traore: "Lui la sapeva questa cosa, perché il suo ufficio stava proprio lì". L'ex dipendente della cooperativa ha spiegato che Soumahoro non andava lì ogni giorno, ma "quando c'era una manifestazione lui si presentava lì. In questi giorni sono andati anche i ragazzi a chiedergli: 'I riscaldamenti non ci sono, il cibo non ci arriva più'. Lui rispondeva: 'Aspettate'".
Stando a quanto riferisce Traore, quindi, Soumahoro sapeva quanto accadeva. "Loro hanno detto che la prefettura non pagava", ha proseguito l'ex dipendente Karibu riferendosi alla cooperativa. Ma non solo, perché lo stesso Traore si è riconosciuto in alcune immagini relative alle proteste organizzate dalla Lega braccianti di Soumahoro. "Non veniva pagato sempre, avanza anche degli stipendi, e lo chiamavano per fare le comparse", spiega l'inviato del telegiornale satirico. "Mandava il pullman della cooperativa, ci veniva a prendere al centro e ci portavano a Latina. Li c'era Soumahoro.
Quando la manifestazione finiva ci portavano a casa", ha ricordato Traore. L'indagine sulla suocera e la moglie del deputato prosegue, le donne si trovano ora agli arresti domiciliari e il deputato continua a rimarcare la sua completa estraneità ai fatti da non indagato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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