
Negli anni '70 portarlo a tracolla era quasi obbligatorio, poi tutti l'hanno snobbato, compresi Elio e le Storie Tese che nei '90 prendevano in giro chi si ostinava a usarlo. Ora il borsello è ufficialmente tornato, non come accessorio per nostalgici demodè, ma come «must» superlusso per uomini tecnologici e vanitosi.
Tutta «colpa» di quello che gli inglesi hanno ribattezzato l'iLuxury: il lusso tecnologico scatenato dall'invasione dei tablet (iPad in primis) che hanno spinto le maison di moda come i brand più casual a creare mille soluzioni per permettere al genere maschile di portarsi in giro la sua nuova «bibbia».
Quindi, se fino a qualche stagione fa la borsa era prerogativa di stilisti come Marc Jacobs (che però la porta a mano) oggi molti uomini, anche gli insospettabili, si stanno convertendo alle nuove tracolle più mascoline. E pure molti integralisti della ventiquattrore si sono piegati alla nuova moda, sulla scia di Brad Pitt, che la tracolla la porta da anni.
I classici portadocumenti sono infatti stati affiancati da mille nuove soluzioni: postine con tasche interne porta iPad, tracolle con zip e scompartimenti nascosti che nemmeno la Cia.
Ma il vero emblema dell'iLuxury sono i porta iPad. Ultimi nati della categoria accessori, prima dell'avvento del tablet non esistevano nemmeno. Ma oggi per i maschi sono indispensabili, un po' come le it bag per noi donne, e non c'è brand che non proponga una collezione nuova ogni stagione.
Ma procediamo con ordine. I nuovi borselli sono più versatili, possono contenere anche documenti, o un mini pc, per questo hanno dimensioni (e costi) diversi dal semplice porta iPad. E sono tanto preziosi da costare anche dieci volte il prezzo del tablet. Prendiamo le tracolle di Colombo Via Spiga in alligatore e pitone molorus in diversi colori (4.600 euro), o quelle in cocco di Trussardi (prezzi su richiesta), che propone anche la versione in crespo bluette con profili marroni e viceversa (540 e 450 euro). La borsa di Valextra in pelle nera «new vegetal» (2.730 euro), e la postina di Jimmy Choo in pelle nera (750 euro), la tracolla Dolce&Gabbana in pelle testa di moro (335 euro), o quella di Piquadro in vacchetta (580 euro) sono altri esempi molto cool. Come le borse in nappa di Orciani, che ha rifatto anche il borsello «a mano» anni '70 in buffer naturale anticato, e quelle con tasconi concettuali di Givenchy (1.500 euro), perfette anche da donna.
Capitolo custodie per iPad: sono tanto belle e pregiate che a volte costano più del contenuto. E che sono diventate i nuovi oggetti del desiderio maschili, quasi un status symbol, pensato per essere esibito (si portano in mano o sotto braccio) e completare il look.
Raffinatissime e classiche quelle di Bottega Veneta: la busta in nappa intrecciata (720 euro) e il «case» in bufalo, sempre intrecciato (210 euro). Chic e preziose quelle di Colombo Via Spiga in alligatore (6.120 euro), mentre Burberry Prorsum si sbizzarrisce con pellami metallici di diversi colori (495 euro), e Hermès propone l'elegantissimo «case» zippato in 15 varianti di colori. Molto formali quelle di Vuitton in tela rigida damier a scacchi neri e grigi (320 euro), mentre Paul Smith osa con la stampa dell'inconfondibile Mini a righe multicolor, Margiela con il pitone colorato e Givenchy con temi in bilico fra il sacro e il profano con santi e Madonne (da 230 a 290 euro). Ma esistono anche valide alternative low cost, come quelle di Cos in pelle zippata (49 euro).
Ad usare le nuove custodie per i tablet sono soprattutto gli uomini, perché si sa, noi donne mettiamo tutto nella borsa, anche i «case» disegnati per contenere gli smartphone e i mini iPad, ma questa è un'altra storia.
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