Il M5S già apparecchia l'alleanza con Schlein: "Parole simili alle nostre"

I grillini tendono subito la mano alla nuova segretaria del Pd: "Finalmente, passiamo ai fatti". Anche Conte brinda: "Gli elettori dem hanno chiesto un cambiamento"

Il M5S già apparecchia l'alleanza con Schlein: "Parole simili alle nostre"

La reazione del Movimento 5 Stelle era prevedibile: il trionfo di Elly Schlein alle primarie dem ha fatto saltare dalla gioia i grillini, che ora avranno una sponda per portare avanti una serie di battaglie condivise. Così l'asse si allontana dal riformismo e si sposta sempre più a sinistra, ponendo i presupposti per una ricomposizione della formazione giallorossa in Parlamento. Certamente è presto per parlare di un'eventuale strada che porti a un'alleanza nazionale, ma dal M5S iniziano ad arrivare i primi segnali di apertura.

Il M5S già sogna l'asse con Schlein

I grillini non hanno perso tempo e hanno subito accolto con entusiasmo il trionfo di Schlein, vista come possibile punto di riferimento per un abbraccio contro il centrodestra. In effetti i 5 Stelle già sognano di tornare a sposarsi con il Pd dopo il divorzio in occasione delle elezioni politiche dello scorso anno, apparecchiando così l'ipotetica alleanza tra partiti che - almeno in linea teorica - potrebbero avere diversi punti di convergenza.

Alla notizia del successo della nuova segretaria del Partito democratico ha brindato Giuseppe Conte, felice per le prospettive che potrebbero delinearsi: "Gli elettori Pd hanno chiesto un cambiamento rispetto a chi ha barattato le misure del Conte 2 su lavoro, ambiente, povertà, sostegno a imprese e ceto medio con la vuota agenda Draghi". E non ha perso l'occasione per intestarsi le battaglie appena citate: "Su questi temi noi abbiamo già da tempo progetti chiari".

È altrettanto contenta Barbara Floridia, che sul proprio profilo Facebook ha esternato tutta la sua allegria per il successo di Elly Schlein. "Finalmente ho ascoltato parole simili alle nostre. Su giustizia sociale, lotta ai cambiamenti climatici, salario minimo, più risorse e più attenzione alla scuola pubblica e alla sanità il Movimento 5 Stelle c'è da tempo con proposte chiare. Passiamo ai fatti", ha dichiarato la capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato.

Per Francesco Silvestri, capogruppo 5S alla Camera, ora le battaglie del M5S si faranno più forti grazie al supporto del nuovo corso dem. Ad esempio si potrebbe rafforzare l'asse dello scetticismo sull'invio di armi all'Ucraina e dell'ambientalismo. "Speriamo che in casa Pd si apra una stagione capace di interpretare la voglia di cambiamento dei cittadini. In questi anni siamo spesso stati lasciati soli da un Pd spaesato e senza bussola. Ci auguriamo che questo nuovo corso possa creare sinergie costruttive", ha aggiunto Silvestri.

La "minaccia" per Conte

Quella del Movimento potrebbe però rappresentare una sorta di trappola. È evidente che su diversi fronte i 5 Stelle e il Partito democratico potranno vantare una lotta comune, ma in termini di sondaggi e umore dell'opinione pubblica a rimetterci potrebbero essere i dem. Il motivo? Il rischio è che il Pd si appiattisca sul M5S, diventando la fotocopia dei grillini e finendo per inseguire via via l'agenda da loro dettata.

Gli elettori in fin dei conti nell'urna sono portati a votare l'originale piuttosto che la brutta copia. Ecco perché Schlein dovrà essere in grado di non diventare subalterna a Giuseppe Conte nella dialettica politica.

Allo stesso modo va annotato come il Movimento, che fino a ieri si è mosso in una prateria in maniera autonoma, da oggi avrà un nuovo compagno che potrebbe pestargli i piedi. Sarà curioso vedere le prime mosse di M5S e Pd in vista delle elezioni europee del prossimo anno.

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