La mappa delle uscite golose Dopo il casello c'è la tavola

Non solo bibite e panini: una guida con 735 ristoranti dà le dritte per mangiare bene in viaggio, come si usava un tempo. Allontanandosi, di poco, dall'autostrada

La mappa delle uscite golose Dopo il casello c'è la tavola

Proprio sull'intrinseco legame fra buona tavola e strada nacque in Francia, a inizi Novecento, la prima guida gastronomica. I fratelli Michelin genialmente intuirono (non certo per amore della cucina) come un vademecum di viaggio con puntuali indicazioni di ristoranti e hotel potesse essere un incentivo all'utilizzo delle automobili (e quindi al conseguente consumo di pneumatici). In Italia la guida Michelin arrivò solo negli anni Sessanta, gli anni del boom e delle prime utilitarie, dei locali per i camionisti (ove il passaparola diceva si mangiasse bene) e del Sorpasso. Erano tanti gli italiani che iniziavano a mettersi in viaggio. Lavoro, famiglia, vacanza... salire in auto diveniva sempre più un gesto consueto. L'assenza di arterie ad alta velocità permetteva più libertà nella scelta dei tragitti, favorendo soste e deviazioni. Lungo il percorso ci si fermava a mangiare in quelle trattorie di cui si era sentito parlare.
Oggi l'autostrada (seppur col pregio di abbattere i tempi di percorrenza) standardizza gli itinerari, riducendo il tempo del viaggio a tempo di «trasferimento», chiusi fra casello d'entrata e casello d'uscita. Devono quindi rassegnarsi i golosi che in quegli anni ruggenti si rifocillavano nei gustosi ristoranti incontrati durante il percorso ai famigerati panini Camogli e Rustichella degli autogrill, unica possibilità di ristoro?
Per fortuna, per coloro che hanno il tempo di regalarsi una sosta, viene in soccorso una guida dall'evocativo nome di Fuoricasello (Longo edizioni, pp. 415, 20 euro). Fedele allo spirito di guida (che appunto dovrebbe «guidare», senza sbrodolare fra punteggi e astrusi paroloni per indicare un piatto di spaghetti al pomodoro), questa pubblicazione puntuale indica, per ogni tratta autostradale, uscita dopo uscita, i locali ove sostare per un buon pasto. Non necessariamente ristoranti di lusso ma indirizzi ove il cibo è preparato in modo attento e ove il servizio e la carta dei vini non fanno difetto. Giunta alla ottava edizione (da oggi nelle librerie), Fuoricasello segnala ben 735 esercizi.

La particolarità di questa pubblicazione (in tempi in cui, a parte le più serie Michelin ed Espresso, sugli scaffali dei negozi abbondano guide di dubbia fattura e scarsa affidabilità) risiede nella totale assenza di punteggi, sostituiti da altri dati più utili ai viaggiatori, fra cui la distanza chilometrica dal casello (mai a più di dieci chilometri) e i tempi di percorrenza. Un'occasione quindi per riappropriarsi della bellezza del viaggiare - e del sostare - senza l'ansia dell'arrivo prima possibile.

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