Il presidente della Repubblica e alcuni esponenti delle istituzioni indicati come "gli assassini di Alfredo Cospito". Di fronte all'orrore dei manifesti affissi alla Sapienza di Roma non tutti sono stati capaci di esprimere una ferma e inequivocabile condanna. Anzi, tra gli studenti che hanno occupato l'ateneo c'è anche chi ha ribadito di ritenere i soggetti raffigurati come i "responsabili" della situazione. Stamani, sull'argomento, in tv si è consumato un surreale confronto tra la giornalista Myrta Merlino e un giovanissimo manifestante, convinto sostenitore non solo dell'abolizione del 41-bis ma anche della "liberazione" dell'anarchico pescarese recluso nel cercere di Opera.
"Sono responsabili", la frase choc dello studente
Il 19enne apparso ai microfoni di La7 ha dapprima chiarito di parlare a titolo personale, poi ha dichiarato: "Non so chi abbia affisso questi manifesti. Sto partecipando all'occupazione perché credo che la liberazione di Alfredo sia un atto dovuto, come l'abolizione del 41 bis e dell'ostatività". Incalzato poi sulle riprovevoli locandine comparse sui muri dell'università, ha aggiunto: "Bisogna partire dall'inizio, dalla condizione delle carceri in questo paese. Le persone raffigurate qua penso siano responsabili anche per gli 84 suicidi, record, nelle carceri italiane nel 2022...". All'udire quelle parole la conduttrice lo ha interrotto d'istinto, cercando di aprire un dialogo con lui.
"Pietro, ti posso dare un consiglio da mamma? Hai 19 anni, devi ancora capire molto del mondo. Stai attento con le parole: dire che il nostro presidente della Repubblica è un assassino è di una gravità assoluta. Dopodiché ragionare sulle carceri italiane è assolutamente giusto, ma ti voglio ricordare che Cospito ha gambizzato una persona innocente, un dirigente d'azienda, e ha messo una bomba in una caserma in cui c'erano ragazzi giovani come te. Quindi attenti con le parole, perché sono molto più pericolose di quel che si possa pensare", ha affermato Myrta Merlino. Ma il giovane si è tenuto sulle proprie posizioni.
"Alfredo per la gambizzazione di Adinolfi (Roberto, manager di Ansaldo Nucleare, ndr) ha già scontato 10 anni di carcere e se uno va a vedere le dichiarazioni dell'avvocato di Adinolfi vedrà che lui stesso si è opposto al 41-bis e all'ostatività in generale. Questo discorso non lo facciamo solo noi, pericolosi anarchici e terroristi", ha proseguito lo studente. Il fatto preoccupante è che il ragazzo non abbia nemmeno condannato il senso di quel manifesto che raffigurava, tra gli altri, Mattarella e Meloni. "Questo cartello è forte, è dimostrativo, Alfredo per fortuna non è ancora morto ma rischia perché tutte le persone raffigurate in quel cartello sono responsabili della sua situazione", ha al contrario argomentato.
Inutile il
tentativo della conduttrice di metterlo nuovamente in guardia su quelle affermazioni. "Non servono questi toni paternalistici...", ha ribattuto lui. Sull'argomento non c'è possibilità di dialogo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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