Un viaggio nell’Italia che viaggia, dal 1924 a oggi. Immagini, ricordi e chilometri macinati lungo le fondamentali infrastrutture che hanno unito il Paese. In occasione del centenario della nascita della A8 Milano-Varese e dei 60 anni della A1 Milano-Napoli, il Maxxi di Roma, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, ha realizzato, in collaborazione con Autostrade per l’Italia (Aspi), la mostra «Italia in movimento. Autostrade e Futuro», dedicata alla rete che ha messo il turbo alla Penisola. Da oggi fino al 2 febbraio, i visitatori potranno immergersi nell’universo spaziale e temporale dell’autostrada attraverso le immagini messe a disposizione dell’Archivio Storico di Autostrade per l’Italia, unite con il patrimonio di materiali del museo e di altre istituzioni: archivi privati, video storici e spezzoni di film. Curata da Pippo Ciorra con Angela Parente e allestita nella galleria 3 del Maxxi, la mostra porta all’attenzione non solo la storia della rete autostradale, ma anche la sua costante innovazione, avvalendosi di autorevoli contributi autoriali come il monumentale ritratto della rete dall’alto, di Iwan Baan, i disegni visionari di Emiliano Ponzi, e i progetti Renzo Piano.
«Le autostrade hanno accompagnato il nostro sviluppo. Hanno rappresentato un grande acceleratore della modernità e contribuito a rendere effettivo il diritto alla mobilità. La ricorrenza del centenario del primo tratto autostradale italiano, l’Autostrada dei Laghi, è occasione propizia per riflettere sulle capacità generatrici delle grandi infrastrutture e sull’effetto moltiplicatore delle reti», ha scritto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato alla presidente di Aspi, Elisabetta Oliveri, e all’amministratore delegato Roberto Tomasi. «La mostra – ha proseguito - costituisce un percorso che invita a cogliere il valore delle scelte al tempo della Repubblica. Le autostrade hanno favorito la crescita effettiva del Paese, della sua economia. Hanno contribuito all’unità, accorciando le distanze. Rivedere le immagini di come eravamo, e di quanto le trasformazioni intervenute abbiano mutato gli scenari e la loro stessa percezione, mentre dà coscienza del cammino compiuto insieme, invita a guardare al futuro».
Parole condivise pienamente da Tomasi. «Dove c’è un’autostrada – ha detto il top manager - lì ci sono la vita e il lavoro delle persone.
L’idea di questa mostra nasce proprio con l’intento di ricordare quanto le infrastrutture siano preziose per il nostro Paese. Le autostrade hanno favorito lo sviluppo economico dei territori, accompagnando la crescita sociale e dando la libertà di movimento a merci e cittadini. La mostra ci parla della grandiosità del genio italiano nel progettare e realizzare grandi opere: ponti altissimi e lunghe gallerie per collegare un territorio orograficamente complesso e forse unico».
All’ingresso i visitatori vengono accolti da un grande pannello che ripercorre la storia dell’autostrada: dal taglio del nastro della A8 passando per l’inaugurazione prima della A1 Milano-Napoli, poi della A14 Bologna-Taranto, arrivando fino ai giorni nostri. Quindi, via al percorso diviso in quattro spazi tematici: Rete, Viaggio, Paesaggio, Tecnologia e Futuro. Da questo itinerario «emerge lo spaccato di un futuro sempre più digitale e sostenibile per la mobilità, un futuro che, come Gruppo Aspi, ci impegniamo a costruire ogni giorno, progettando e realizzando interventi per una rete sempre più efficiente, moderna e interconnessa», ha osservato Tomasi. Mentre Emanuela Bruni, consigliera reggente Fondazione Maxxi, ha sottolineato come l’evento celebri «un secolo di storie e connessioni». Le autostrade – ha detto – «non sono solo infrastrutture, ma ponti tra città, culture e persone. Per noi, è un’occasione straordinaria per intrecciare il racconto del passato con la nostra missione di esplorare il contemporaneo e tracciare nuove strade verso il futuro».
Il primo dei quattro spazi tematici dell’esposizione è dedicato alla costruzione e all’importanza della rete, con fotografie, filmati d’epoca e plastici iconici quali l’originale del progetto della A1 Milano-Napoli e quello del viadotto Aglio, sull’Autosole. Nell’area dedicata al viaggio, l’autostrada è raccontata non solo come congiunzione tra città e regioni ma come un nastro d’asfalto che ai suoi margini genera un sistema di spazi funzionali fatto di caselli, aree di sosta e di servizio, ristoranti.
Il suo rapporto simbiotico con il paesaggio è quindi esplorato nel successivo spazio, che punta lo sguardo sulle tecnologie del futuro. Le stesse sperimentate da Aspi per rendere la rete autostradale sempre più efficiente e moderna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.